MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA
CONDIVISA
MODI DIVERSI DI CONCEPIRE L’ECONOMIA DI CONDIVISIONE.
Lettrici/lettori scrivono:
Come ti ho detto, sono
convinto che alla base di una nuova economia ci debbano essere alcuni punti
fermi:
- rivalutazione dei
bisogni reali;
- condivisione e
solidarietà;
- autosostenatamento.
Il primo è fondamentale
e forse quello più teorico: fermarsi un istante a pensare a ciò di cui hai
veramente, ma proprio veramente, bisogno. Almeno il 50% delle cose che
acquistiamo o di cui circondiamo in questo modo sparirebbe, facendoci
risparmiare molte delle risorse disponibili e quindi permettendoci di lavorare
meno.
Lavorare meno significa
avere più tempo da dedicare ad altro.
Per esempio agli altri
o anche solo alla nostra famiglia.
Il secondo punto è
operativo: aiutarsi gli uni gli altri.
Non è Utopia, nelle
nostre campagne si è sempre fatto.
Aiutarsi e condividere
ciò che si ha in più.
Certi di ricevere lo stesso
trattamento.
Il terzo è addirittura
immediato.
Molte delle cose che ti
servono davvero puoi produrle direttamente tu a casa tua.
Risparmiando e
guadagnandoci in salute.
Dalla Birra, al pane
alla pasta, al sapone, fino alle verdure e così via. La regola d'oro sarà di
farne sempre tanto in modo da darne agli altri che ricambieranno con quello che
fanno loro.
Con un breve calcolo si
vede che con questo tipo di microeconomia si può risparmiare e migliorare al
tempo stesso la qualità della vita.
Ed è semplice si può
iniziare subito.
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