MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA
I lettori scrivono:
A Sergio che è favorevole ad un mondo SENZA RELIGIONI dove troverebbe le
gioie, ho già risposto in ogni ambiente di G+ e di FB in cui ne ho avuto
l'occasione.
SAREBBE ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUELLO CHE LUI IPOTIZZA.
Già Oggi sono la Maggioranza a non avere il senso religioso e la sua
aderenza.
E VEDIAMO CHE MONDO DI GIOIA C'è. !!!
Alle critiche rivolte alla non povertà PAPALE o ECCLESIALE, posso solo
esprimere un paragone razionale : è forse la Chiesa un Ente di Beneficienza o
qualcosa di simile ad una ONG ?
Perché non richiedere allora al Proprio Comune di appartenenza, dato che si
chiama COMUNE di spogliarsi di ogni bene così che sarebbe davvero messa in
COMUNE ?
Per Chi non ne fosse a conoscenza : la ragione d'essere della Chiesa è
l'annuncio del Vangelo e la salvezza eterna delle Anime.
Per farlo deve esserne in grado con mezzi sufficienti ed adeguati.
Guardiamo alla sostanza e non solo alla ROBA..
GRAZIE
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pietrochag
Il tuo argomento è sicuramente parte dei nostri tempi, tempi in cui 'la
crisi' è un termine notevolmente utilizzato per acuire la stessa crisi.
L'accento su cosa si 'deve' fare è posto sotto il punto di vista legato
alla religione cristiana, ma non è un buon legame.
Come altri hanno fatto notare, le religioni sono comunque strutture di
'controllo', anche nello stesso buddhismo dal quale ho fatto parte per anni
prima di comprenderne le fondamenta che mi hanno portato alla comprensione di
questo fatto.
Quando si parla di economia condivisa, ci si dimentica spesso dell'azione,
e si rimane imbrigliati nell'argomentare, senza mai agire.
Scegliere come vivere è la partenza dell'azione.
Non considero l'economia ne positiva ne negativa, è semplicemente un mezzo,
una energia integrata nei nostri sistemi di vita.
I ladri, gli impoveritori delle masse, esistono perché noi permettiamo che
ciò esista, e non venite a dirmi che non è così.
Per fare in modo che queste cose cambino, è necessario cambiare noi stessi,
ma non in termini dialettici, non solo scrivendo che le cose devono cambiare,
non riempiendo solo pagine di buoni propositi.
Azione.
Fare, prendersi le proprie responsabilità e iniziare a condividere
veramente.
Ognuno di noi ha delle piccole possibilità che possono essere attuate, ma
pochi lo fanno, perché ci si sente 'fuori luogo' nell'agire contro corrente.
Personalmente, alcuni anni fa ho deciso di agire.
Anche se è pochissimo quello che faccio, lo attuo.
Ho lasciato il lavoro da dipendente, ed ho ripreso a studiare, facendo
diversi corsi.
Oggi sono un operatore di EFT, ed opero sul territorio, nel mio paese e nei
dintorni.
Vado personalmente a casa delle persone che mi cercano e li aiuto con
queste ed altre tecniche a migliorare fisicamente e psicologicamente, parlando,
spiegando e cercando di fargli vedere un diverso modo di essere, di vivere con
loro stessi.
Non ho alcun 'prezziario'.
Vado gratuitamente.
Non chiedo nulla.
A volte, le sedute si protraggono nel tempo, sei, sette sedute, quando mi
chiedono 'quanto voglio' rispondo che non voglio nulla.
A fine trattamento, se mi viene ancora chiesto, dico di darmi quello che
vogliono, ed accetto un'offerta, qualsiasi essa sia.
A volte vado via con un cestino di verdure dell'orto, a volte con una forma
di formaggio, a volte con qualche euro.
Attuando questo metodo, vivo in una condizione di 'povertà economica'.
Spesso ho difficoltà a pagarmi anche l'ADSL.
Ma è una scelta che ho fatto e mia moglie la condivide.
E' un vivere difficile economicamente, ma non gli diamo molto peso.
Diamo più attenzione alla soddisfazione ed alla gioia di aver aiutato
qualcuno a stare meglio.
Per recuperare qualche soldo cerco di vendere i miei corsi, i miei libri,
ma non spendendo in pubblicità a pagamento, anche quelli sono minime entrate.
Scegliere di vivere davvero così è difficile.
Si tratta di sapere già in anticipo che si dovrà rinunciare a molte cose.
E non è facile.
Ma una volta effettuata una scelta di questo tipo, il mondo cambia.
Il nostro modo di guardare al mondo, cambia.
Per qualche verso, il necessario viene garantito dallo stesso fatto di
essere vivi, e non mancherà mai.
Quello che mancherà, sarà soltanto il superfluo.
Vivere in questo modo non è cristiano o buddhista o altro, vivere in questo
modo è vivere.
Ed oggi c'è un sole stupendo! Buona vita a tutti! :)
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Andrea Signorini.
Onore a pietrochag...una risposta che non lascia spazio a repliche
ipocrite.
Sarei veramente onorato di conoscerti :-)
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Pietro Bottega.
Di tutta un'erba un fascio ? non sono d’accordo.
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