Barra di navigazione

lunedì 24 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
EMINARE MISERIA – SRADICARE LA POVERTA’
Lettrici/lettori scrivono:

Questo discorso fila.
Valutare gli effetti senza le cause è come fotografare le persone di spalle.
Purtroppo cause ed effetti rientrano in un circolo vizioso che peggiora solo la situazione.
L'analisi è estremamente lunga e complessa e le conclusioni non sono sempre scontate.
In più occasioni mi è capitato di discuterne, adesso non ricordo se anche qui su g+.
I punti più importanti sono che c'è un eccesso d'avidità di pochi, ricchi e non, che a portato ad un progressivo impoverimento di molti.

Povertà non solo economica, ma anche morale; tutto questo ha alimentato ulteriormente l'avidità (a mio avviso la povertà per antonomasia).

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
EMINARE MISERIA – SRADICARE LA POVERTA’
 
In questi giorni pervengono molte richieste di aiuto.
Alcuni chiedono il lavoro per ricevere il regolare salario ed avere il necessario per la famiglia, altri chiedono danaro per progetti teologici o per pagare altre cose non indispensabili.
I primi sono persone semplici che amano la propria famiglia e mirano a soddisfare le necessità col proprio lavoro per non gravare passivamente sulla società.
I secondi chiedono danaro invocando la bibbia e facendo leva su una propria teologia mirata allo scopo, ma di lavoro neanche l’ombra perché la fatica non è il loro forte.
Questi pseudo teologi sorgono come i funghi ed opprimono i bisognosi con delle argomentazioni che nulla hanno a che fare con la dottrina cristiana; i fannulloni che si trasformano in pseudo teologi sono quelli che amano l’economia parassitaria o predatoria.
Queste economie proiettano il più debole sempre al peggio, miseria economica e spirituale.

PIU’ VOLTE E’ STATO DETTO CHE L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SI BASA SUL LAVORO E NON AMMETTE UN ATTEGGIAMENTO PARASSITARIO O PREDATORIO.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
EMINARE MISERIA – SRADICARE LA POVERTA’


Si parla molto di ricchezza, povertà e miseria.
E’ facile parlare dell’effetto e non della causa, un edificio crolla ma non si indaga sulle cause che hanno determinato il disastro, si parla di povertà e di miseria ma non si risale alle cause che hanno determinato questo stato di cose, una persona si ammala e non si individuano le cause della malattia.
Questo modo di pensare ed agire non fa altro che proiettare il futuro ad una maggiore povertà e miseria, al crollo di edifici o disastri di altro genere, alla diffusione di malattie; tutto questo perché non si vuole risalire alle cause che hanno determinato uno stato di cose negative.
Dovremmo cambiare questo modo di pensare e fare un esame critico del perché si sono verificate determinate situazioni, nessun medico può pensare di curare il malato se non fa i dovuti accertamenti con delle analisi approfondite.
Chi pensa che le analisi non servono, vuole che lo stato delle cose permangono in una situazione precaria per poi piangere sui disastri; è meglio prevenire che curare.

PER UNA ECONOMIA CONDIVISA OCCORRE FARE UNA ANALISI SERIA SULLE CAUSE CHE HANNO DETERMINATO LO STATO ATTUALE DI POVERTA’ E MISERIA.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
SI RIPORTA QUELLO CHE SI LEGGE NEL SITO SEGUENTE:


Il Direttore generale della Fao ha anche messo l'accento sulla necessità di superare la logica dell'emergenza con politiche di prevenzione adeguatamente finanziate: per la lotta alle cavallette negli 11 mesi che hanno preceduto la crisi l'Organizzazione ha potuto contare solo su 2 milioni di dollari, mentre nelle 4 settimane successive alla crisi sono giunti ben 54 milioni di dollari quando ormai era troppo tardi.  
Diouf ha tenuto a sottolineare che dal 1996 a oggi la Fao ha ridotto del 30% i suoi dipendenti, malgrado l'aumento degli stati membri da 169 a 190.
Ha anche dato atto all'Italia di non fare mancare il suo sostegno alla politica dell'Organizzazione per l'assistenza ai singoli Paesi, ma - in risposta alle domande poste dal senatore diessino Iovene - ha precisato che il nostro Paese ''a fronte di un impegno a versare 100 milioni di dollari, ne ha versati 60''.  

L’ECONOMIA CONDIVISA PUO’ ESSERE UNA VIA PER PREVENIRE LE SITUAZIONI DI CUI SOPRA..

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
SI RIPORTA QUELLO CHE SI LEGGE NEL SITO SEGUENTE:

La denuncia è del direttore generale Jacques Diouf, nell'audizione in Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani al Senato
Fao: "Nel mondo 852 milioni   di persone muoiono di fame"
L'organizzazione dispone solo di 750 milioni di dollari   per due anni: "Impossibile raggiungere così gli obiettivi previsti"

ROMA   -
L'emergenza fame nel mondo si aggrava ogni giorno di più, e la Fao ha un budget assolutamente insufficiente per affrontarla o anche solo per dare un significativo contributo.
Lo ha detto il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, nell'audizione in Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama.
Oggi nel mondo 852 milioni di persone soffrono per fame o malnutrizione, ha ricordato Diouf.
Un'emergenza che può essere affrontata solo con adeguate volontà politiche, ma rispetto agli obiettivi del millennio si è registrato un netto arretramento e se non ci sarà un significativo incremento della politica di aiuti i traguardi previsti per il 2025 saranno conseguiti solo nel 2150.  
Il budget della Fao - ha rilevato Diouf - resta ancora largamente insufficiente rispetto alla dimensione delle esigenze: solo 750 milioni di dollari per due anni.

Diouf ha chiarito che l'organizzazione non si limita ad effettuare interventi per fronteggiare le emergenze della fame nel mondo, ma si occupa anche di agricoltura, pesca, allevamento, uso delle foreste, irrigazione. 
Certamente prioritari sono gli interventi d'urgenza effettuati in vari Paesi asiatici ed africani, ma occorrono azioni sistematiche per affrontare situazioni critiche come evidenzia la situazione del Sud del Sahara in cui solo il 4% delle terre è irrigato contro il 14% in Asia.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Per una economia di servizio alla società
Roberto Mancini/3.
 

Karl Polanyi sottolinea che il confronto con i problemi posti dal capitalismo “è una questione di politica estera” (K. Polanyi, La libertà in una società complessa, Torino, Bollati Boringhieri, 1987, p. 146), perché solo un’azione di governo dell’economia che sia nel contempo democratica e di portata mondiale può dare risposta ai bisogni e ai diritti dell’umanità.
Intravedere un simile orizzonte è una grande svolta culturale, che maturerà solo quando essa diverrà un orientamento politico internazionale prevalente.
Il profilo della nascita di un ordine economico per il mondo emerge anzitutto con l’idea di un accordo internazionale globale che giunga alla definizione di una serie di regole fondamentali.
E’ essenziale che questo ordinamento globale non sia solo nel segno della limitazione e del controllo, ma nel contempo nel segno dell’impulso a un’economia di servizio alla società.
E’ poi importante che le diverse aree del mondo abbiano un loro ordine macroregionale democratico, che assuma gli orientamenti globali con la specificità di ogni area.
I singoli Paesi e le loro regioni interne potranno così inserirsi non più in quella competizione mortale di tutti contro tutti che strozza la vita di persone e popoli, bensì in un piano di sicurezza economica che riconosce a tutti il diritto di esistere e di fiorire.
Questo percorso pone il gigantesco problema di allestire i canali comunicativi e decisionali, le istituzioni e in generale le molteplici condizioni per una democrazia così ampia e inedita.
Per affrontarlo con successo bisogna capire che la cooperazione onnilaterale è la sola risposta adeguata alle necessità della vita comune
dell’umanità e della natura.

Invece la competizione, ancora oggi esaltata come salvifica, è nient’altro che la nostra tomba.

sabato 22 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Per una economia di servizio alla società
Roberto Mancini/2.



L’alternativa tra pianificazione autoritaria e mercato selvaggio è il
mortificante risultato che sin qui, a livello mondiale, si è stati capaci di produrre.
Posto che la pianificazione statale di stampo sovietico è giustamente tramontata, resta il mercato come mega dispositivo completamente inaffidabile, la cui indole non è né quella di una realtà naturale, né quella di una realtà culturale pubblica e democratica, bensì è l’indole tipica di una macchina “regolata” solo dalla mancanza di regole, di un orientamento consapevole, di un ordinamento condiviso.
Il mercato selvaggio è un misto tra la sovranità antidemocratica di pochi gruppi speculativi e grandi compagnie, da un lato, e la sovranità disumana, cieca e impersonale del puro gioco dei capitali e dei riflessi condizionati del mercato stesso, dall’altro.
E’ evidente che non esiste ancora un vero ordine mondiale: l’economia non ha mai ancora conosciuto una gestione democratica.

Il modo onesto di impostare la questione non è chiedersi se sia possibile riordinare l’economia, ma è chiedersi quale sia la via migliore per farlo. 

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Per una economia di servizio alla società
Roberto Mancini/1.

Un ordine per l’economia.
È la cosa che più ci manca.
Penso a chi lavora onestamente e a chi altrettanto onestamente s’impegna a dare lavoro ad altri; ai molti che sono sfruttati e sovente spinti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di non essere licenziati; a chi si affanna nella ricerca di un’occupazione; a quanti cercano di aiutare qualcun altro a tirare avanti; a chi paga le tasse con
lealtà verso la comunità nazionale.
Penso anche alle donne e agli uomini che fanno del loro meglio per dare vita a un’altra economia.
Tutte queste persone hanno il diritto di chiedersi: dove vanno a finire i nostri sforzi ?
Il nodo principale della crisi attuale sta nel fatto per cui la buona volontà di molti e le energie sane vengono profuse tuttora all’interno di un sistema intrinsecamente patologico.
E’ come se su una grande nave lanciata contro la costa rocciosa alcuni passeggeri cercassero di evitare l’impatto remando in direzione opposta, mentre però nessuno riesce ad arrivare al timone per cambiare la rotta.
L’economia, questo transatlantico impazzito, non cambia profondamente solo perché alcuni, nel loro ambito quotidiano, coltivano l’equità e la solidarietà e mettono le persone al primo posto anziché il denaro.
Questo impegno è indispensabile e prezioso, se non ci fosse tanti sarebbero già stati travolti e nessuno potrebbe neanche immaginare un sistema economico migliore.

Ma gli sforzi individuali e comunitari vanno dispersi se non si pone mano alla costruzione di un autentico ordine economico del mondo. 

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Una lettrice scrive:
 
Seguo i vari commenti che fanno  le persone  purtroppo disperate, e come già ho detto ,non è  tutto  falso ciò che dicono, riscontro questa freddezza nei credenti , una strana freddezza che non aiuta a credere.... a me personalmente veniva sempre detto: tu sei forte, vedrai  che tutto si aggiusta... e poi restavo sola nella mia sofferenza ,che non  dico, perché ormai superata , ma certo mi ha lasciata cicatrici che si vedono ancora..
Io personalmente  credo che il credo non deve compromettersi con i credenti, ognuno  cresce come può,
Il problema è  che l'uomo  non si commuove quasi più di fronte alla sofferenza altrui,  è stanco di soffrire, non intende dare più perché è anche stato derubato di quel poco che aveva, e da chi?  da quelli proprio che parlano di bene ed altruismo..
Mi sono messa più volte in discussione, la cosa che più mi ferisce è l'INDIFFERENZA  degli uomini,  lo sfruttamento, perché la persona che ha bisogno veramente è discreta ed è anche timida, finge di aver mangiato, pochissimi hanno il coraggio di stendere la mano....e quei pochi sono manipolati(  sappiamo ).
Dio è amore,  e per me, dobbiamo sperare che Dio dimori nel cuore degli uomini nuovamente, solo cosi, avremo compassione gli uni degli altri, il problema ora non è l'ECONOMIA CONDIVISA, MA è RITORNARE AD INVOCARE DIO E LA SUA  BENEDIZIONE , MISERICORDIA, DANDOCI LA POTENZA  DEI FIGLI DI DIO, SOLO COSI,  RITROVEREMO LA VIA GIUSTA E CI RICONOSCEREMO FRATELLI...
DIVERSAMENTE è SOLO UNA POVERISSIMA  ELEMOSINA SENZA VALORE...
LASCIAMO FARE ALLO SPIRITO SANTO, LUI CERTO CI AIUTERA', FARA' MIRACOLI.....

IO CREDO  CHE SOLO CON LA FEDE  RISOLVEREMO  IL PROBLEMA .

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Due lettrici scrivono:
Leggendo tutto questo trovo che non è affatto bello criticare gli altri fratelli e giudicare l' operato degli altri  il Signore ci dice di non giudicare ne di mormorare ma sembra che sia  difficile osservare certi comandamenti  meglio portare avanti le nostre idee, e fare il bene mostrando lo a tutti invece di nascondersi dietro la croce di Gesù.
Adesso è tutto moderno dobbiamo fare ogni tipo di associazioni per fare il bene e tutti  devono condividere il nostro pensiero altrimenti non sono fratelli ma religiosi, non credi di esagerare un pochino per non dire molto?
la parola dice non sappia la destra cosa fa la sinistra se non sbaglio.
È con questo ti saluto con la pace e non te la prendere a male ma credo che tutti abbiamo bisogno di crescere nell'amore di Dio .
-------------
Oramai viviamo in una società che ha perso di vista, tutti i giusti valori morali della vita. 
Una società che si è fatta plagiare dal Dio denaro, che indossa una bellissima maschera di finto perbenismo per celare indifferenza, menefreghismo e il marcio che si nasconde dietro....

complimenti per il tuo blog!

venerdì 21 marzo 2014

LECONOMIA CONDIVISA LECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Dialogo con un interlocutore su fb.
 
I: ciao di dove sei
R: Prov. di Roma.
I: che fai nella vita
R: Pensionato, libero professionista.
I: che comunità sei?
R: siamo un gruppo libero, non amiamo le etichette. 
Il nostro progetto è aperto a tutti.
I: ve lo chiesto perché vedo che molte comunità cristiane non aiutano il prossimo, c’è molto egoismo nelle chiese.
R: il punto è proprio questo.
I: sono solo religiosi, pensano solo a predicare, ma senza fatti per le persone in difficoltà.
R: se leggi vedrai che io queste cose le scrivo.
I: certo, vi do il numero di un fratello cristiano che ha problemi, non riesce trovare un lavoro e solo potreste aiutarlo, se potete chiamarlo mi fa piacere, a chiesto aiuto e molte chiese gli anno chiuso le porte in faccia senza avere aiuto, sono religiosi senza amore del prossimo fanno …
R: E' più facile predicare che praticare.
I:certo, sanno solo predicare aiuto del prossimo, poi se lo devono mettere in pratica non lo fanno.
R: Io li ho invitati tutti, cioè tutte le comunità d'Italia. 
Abbiamo tenuto un convegno nazionale sul punto, ma il 99,9% non sono venuti.
Chi è venuto non ha voluto discutere su come praticare l'amore fraterno.
I: secondo lei le comunità vi staranno sentire? quelli non se ne importano.
R:Tutti vogliono rimanere nel teorico teologico.
--------------
Si ho visto il blog, e con ottime idee. Penso che la povertà non provenga da noi che abbiamo sempre lavorato, ma da chi a studiato come mettere in pratica leggi per trarne profitto personalizzato e di casta. Come i rispettabili signori per farsi notare sempre nei primi posti nelle messe. 
--------------

Caro fratello leggendo tutto questo trovo che non è affatto bello criticare gli altri fratelli e giudicare l' operato degli altri  il Signore ci dice di non giudicare ne di mormorare ma sembra che sia  difficile osservare certi comandamenti  meglio portare avanti le nostre idee, e fare il bene mostrando lo a tutti invece di nascondersi.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA RICCHEZZA LUSSO
ECONOMIA TEOLOGIA RELIGIONE FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I PRINCIPI EVANGELICI.
Le/I lettrici/lettori scrivono:





Salve Sebastiano.
In breve, la mia modesta opinione è tutta nel concetto di sviluppo e progresso.
Nella prima definizione, parliamo di una consumazione superflua, ciò su cui oggi si basa l'economia, o per meglio dire, questo grande mostro che è il consumismo.
Nella seconda, trattiamo di un consumo necessario di beni di prima necessità.
Non sono un economista, non mi occupo di finanze, ovviamente. In tutto modestia, tento di occuparmi di letteratura.
Tutto questo fu già ribadito in tempi non sospetti da Pier Paolo Pasolini.
Il fatto che abbia previsto tutto già allora, non fa che accrescere il rammarico per la sua mancanza.
Saluti
------------------
dalla ricchezza alla povertà !!  
un a persona ricca e avida, che sperpera il denaro a l'oro piacere, e avere tutti i vizi che l'oro cercano, e non guardano la povertà che li circondano..  il povero subisce la rapina per soddisfare il ricco....    non sono brava a commendare ma mi arrangio.
---------------------
Mi piace chi vuol proporre un pensiero diverso, chi vuole accendere una luce interiore nelle persone, ed è quello che ho fatto negli ultimi 15 anni con le mie pubblicazioni, in modo diverso, con argomenti diversi ma si punta sempre al medesimo risultato, ossia...passami il termine, che finisca tutta questa me...da!

Sarebbe ora.