MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SECONDO I
PRINCIPI EVANGELICI.
REDDITO
DELLE PERSONE
IN ECONOMIA, SPESSO SI PARLA DI REDDITO NAZIONALE,
REDDITO MEDIO, E NON DEL REDDITO EFFETTIVO DELLE PERSONE.
Il termine più usato è il reddito medio, questo termine non
fotografa la reale distribuzione del reddito ma una media; una persona mangia
tutti i giorni gelato e ne consuma 20 Kg., un’altra non mangia alcun gelato, in questo
caso la media è 10
Kg./persona anno.
Quindi tutti consumano 10 kg. di gelato all’anno.
La persona che ne consuma 20 kg. viene agevolata perché non viene messa in evidenza la sua
golosità,
mentre chi non ne mangia affatto gli viene attribuito un consumo di 10 Kg. /anno.
Se fra queste persone qualcuna non si può permettere di comprare il gelato per
mancanza di soldi viene ulteriormente penalizzata dalla media in quanto il suo
stato di disaggio viene occultato.
Sarebbe meglio pensare di analizzare il reddito pro
capite locale e suddividerlo per fasce sociali.
Così potrebbe venir fuori il divario fra veri ricchi e
veri poveri, in tal modo si potrebbe aver
l’indice
della miseria di alcune fasce sociali.
Più è grande il divario fra le due fasce estreme più grande è il potenziale malcontento e quindi anche
il potenziale conflitto locale e nazionale.
Il reddito basso non è frutto ideologico o morale, ma potere d’acquisto e quindi capacità del tenore di vita.
NEL PROGETTO DELL’ECONOMIA DI CONDIVISIONE SI MIRA A RIDURRE A MINIMO IL DIVARIO DEL
POSSESSO DELLA RICCHEZZA FRA LE VARIE FASCE SOCIALE PER POTER CONCRETIZZARE LA
FRATERNITA’
BIBLICA.
Nessun commento:
Posta un commento
Più che opinioni stupide ci sono stupidi che hanno opinioni.Non è il tuo caso quindi fammela conoscere.