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venerdì 31 gennaio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:

 La solidarietà dovrà diventare la parola d'ordine di tutti i popoli più avanzati.
Aiutare materialmente chi soffre ed è meno fortunato di noi non è un optional, ma fa parte dei doveri dell'essere umano.

Ho letto questo sul web...che dire, se non che è la pura e sacrosanta verità?
Sin dalla fondazione del mondo, gli uomini si sono riuniti in gruppi allo scopo di soddisfare i bisogni dei suoi individui.
Il più importante dovere dei componenti di una qualsiasi società consiste nell’aiutare e nell’assistere i deboli e gli indigenti.
Stranamente, al giorno d’oggi, tutti sanno che l’indifferenza dei ricchi nei confronti dei problemi dei poveri costituisce il maggior pericolo per la società; questa indifferenza è in grado di distruggere, annientando per primi gli stessi abbienti.
La Bibbia, anche nell'Antico Testamento ci parla di cura verso i poveri e gli indigenti.
Addirittura anche ’Islam quattordici secoli fa, considerando questo pericolo, ha disposto che i ricchi distribuissero ogni anno dei loro averi tra i poveri.
Dice Dio l’Altissimo: “Non raggiungerete mai il bene e la salvezza finché non donerete delle cose che amate”
Innumerevoli culture concernono l’assistenza ai bisognosi; un uomo di Dio disse in proposito: “Le migliori persone sono coloro che si dimostrano maggiormente utili alla gente”.
“Assisti nel momento della sventura l’amico tuo, se vuoi che t’assista la grazia del Signor tuo.
Alfine un giorno raccoglierai, il buon seme che oggi seminerai”.
Un gesto di bontà non costa niente, per chi possiede, ma può rendere felice un INFELICE!
Chi ha orecchie per udire...oda! DTBG

Luisa Lauretta

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:

 Con il termine famiglia si definisce un concetto obsoleto.

Molte famiglie hanno vissuto una separazione e pertanto sono famiglie separate, di conseguenza anche l'economia subisce una separazione con le relative conseguenze, sia in negativo che in positivo.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA
Argentino Quintavalle/24.


Capire l’economia del mondo ci permette di capire perché le aziende non fatturano, sono in perdita, devono licenziare, e soprattutto ci permette di capire se ciò che ci viene raccontato è vero o falso e prendere di conseguenza delle decisioni. 
Da diverso tempo in Italia si parla del pareggio di bilancio.
Ce lo impone l’Europa.
Ci hanno detto che se lo Stato spende per noi cittadini e aziende 100 €, ma poi ci tassa 100 €, cioè pareggia il suo bilancio, tutta l’Italia sarà risanata.
Menzogne!
Ci devono spiegare come la gente può vivere ricevendo 100 € e poi ridandoli indietro tutti in tasse. 
Quindi il pareggio di bilancio risana solo un numero sui computers del Ministero del Tesoro, e rovina il Paese (per il profitto degli speculatori).

All’inizio dell’800 questa trappola l’aveva capita un certo David Ricardo, un economista britannico della scuola classica (1772-1823).

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA
Due lettrici scrivono:

Adulti violenti sono bambini che hanno visto violenza, anche nelle piccole forme, un adulto violento è la conseguenza della sua infanzia, tutto dipende da come il bambino vive la sua infanzia, se la vive nell’ insegnamento della violenza allora sarà una adulto arrabbiato violento...lo stesso freud lo diceva che nei primi anni di vita il bambino attraversa diverse fasi di crescita che contribuiscono in modo determinante a formare quello che sarà il suo carattere da adulto.
--------------------
Concordo.
Sono i genitori a definire il proprio figlio.
Il temperamento è un fatto genetico ed i genitori sono chiamati a smussare le parti spigolose, non è facile capire e non è facile educare per questo è necessario un aiuto esterno.


L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
ECONOMIA CONDIVISA – ECONOMIA GREGARIA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA


Quando si parla di economia si pensa all’accumulo delle risorse per fini personali ed individualisti; è difficile pensare diversamente quando l’egoismo lo si lascia imperare nel proprio cuore.
Un esempio dell’economia gregaria lo possiamo trovare nel regno animale, cioè nelle api che nella loro laboriosità collettiva operano per il bene comune.
L’economia gregaria nell’ambito familiare produce benessere per tutti i componenti e determina armonia fra fratelli e genitori, questo viene determinato quando ci si rifà a dei principi sani ed in particolare a quelli biblici.
I TIMOTEO 3:3-4. …non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi..
Tre termini vanno evidenziati: famiglia, governo e danaro.
Il nucleo fondamentale di un popolo è la famiglia; emerge chiaramente che in primis si deve saper governare la propria famiglia e poi pensare di governare la famiglia allargata, cioè la collettività.
E’ importante conoscere se quel tale governa bene la propria famiglia prima dare una delega per farlo governare a livello di vertice.
Un buon padre di famiglia pensa all’economia e come trovare le risorse per non far soffrire la moglie ed i figli.
La stessa cosa dovrebbero fare i nostri governanti; da quello che si può notare, invece, pensano ai propri interessi e non si preoccupano degli altri.
Questo è contro i principi biblici che sono alla base degli insegnamenti di Gesù ed a questi devono attenersi i credenti in Cristo.

Il contesto cristiano, generalmente, spesso dimentica il contenuto biblico, ma amano farsi chiamare cristiani.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA
Argentino Quintavalle/23.

Thomas Robert Malthus
RIFLESSIONI. Crisi economica? Perché un tracollo economico mondiale? Il Talmud (Gittin 57a) ci dice che le crisi economiche sono un campanello d'allarme per cambiare i nostri modi.
Si racconta nel Talmud che prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme il prezzo del grano era di 40 Modiut (misure) per Dinar. Il prezzo del grano aumentò leggermente e il suo nuovo prezzo fu fissato a 39 Modiut per Dinar (con lo stesso prezzo si comprava meno grano). I saggi si chiesero quale fosse la causa di questo aumento. Hanno cercato e trovato che un padre e suo figlio avevano rapporti con una donna fidanzata. Il padre e il figlio sono stati portati in tribunale, quivi condannati e poi lapidati. Dopo l’esecuzione il prezzo del grano ritornò al prezzo originale di 40 Modiut per Dinar.
Secondo questo racconto del Talmud il livello morale della società può influenzare i costi delle materie prime e influenzare l'economia locale e mondiale. Il livello morale della società influenza la quantità di "benessere" nel mondo e l'armonia di interazione tra le persone ha influenza sull’economia.
Il Chofetz Chaim, un famoso rabbino del XX secolo, ha scritto che la Grande Depressione del 1929 è venuta a causa della mancanza di fede in Dio di quella generazione, il che ha portato a una mancanza di fiducia tra le persone. Yeshua disse: «perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà» (Mat.24:12). Anche se il periodo che ha preceduto la Grande Depressione era di prosperità, per la ripresa dalla grande guerra, la mancanza di fede e di fiducia tra le persone, in ultima analisi, ha causato l’indebolimento delle fonti di credito. Nelle sue parole: "ha fatto sì che l'arteria centrale per il flusso della vita economica diventasse intasata dall’animosità".
Questo è molto simile alla crisi economica di oggi, la cui goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata i mutui subprime, che si basavano sul prestito immorale di denaro a persone che molto probabilmente non sarebbero state in grado di pagare.
Quando il prezzo delle materie prime aumenta in modo imprevisto e il mondo affronta una crisi economica, dobbiamo guardare sia alle ragioni osservabili che a quelle metafisiche per trovare il motivo per cui sta accadendo.
Shalom

Argentino Quintavalle

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA - ECONOMIA DELL’IMPRESA
Una lettrice scrive:

Ho letto più volte il tuo post, ma non ho capito bene il passaggio che dice "può ingenerare violenza".
Sembra che la violenza dipenda solo dal modo di concepire il lavoro.
Io penso che la violenza umana sia ben più a monte.
La violenza può essere scatenata dall'odio, dalla rabbia, dall'invidia, dalla frustrazione e da tanti altre cause.
Solo chi fa un grosso lavoro su di se e si educa alla scuola dell'amore può imparare a far emergere il bene sul male.
Quindi anche chi si trova in condizioni "avvantaggiate" e vive in comunità che applicano la regola del Vangelo, non è esente dall'essere tentato.
Quello che è interessante è l'avere intorno persone che ti amano, accettano i tuoi limiti e che ti fanno vivere l'esperienza del perdono. Chi è perdonato impara a perdonare e chi è amato impara ad amare.
Solo così penso possa crescere un modo di concepire il lavoro a misura d'uomo, ma mai dimenticarsi che siamo stati creati col libero arbitrio.
Grazie per lo spunto di riflessione che ci hai offerto.
Buona serata,
--------------
Concordo con te, ma la mia è una considerazione che riguarda la conflittualità salariare nell'ambito del lavoro.
E' ovvio che la causa scatenante la violenza può avere diversissime motivazioni.
Potremmo scrivere dei libri in merito.
Grazie di cuore per la tua riflessione.

Buona serata a te.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
ECONOMIA CONDIVISA – ECONOMIA GREGARIA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA


Thomas Robert Malthus
La soluzione che indicò è quella sopra, una infamia, ma almeno lui capì che senza prima creare redditi non si può pretendere che l’economia funzioni.
Questo è decisamente pertinente oggi. Per almeno due motivi:
A) Basta leggere le statistiche dell’Istat e ci si accorge che i tecnocrati alla Monti, Merkel e Draghi stanno proprio applicando la soluzione ‘Malthus’ all’economia, cioè oggi i dati ci dicono che l’1% dei ‘neofeudali’ europei sta diventando sempre più ricco, come voleva Malthus, mentre tutti noi ci perdiamo.
B) Ricordiamo cosa dicono questi tecnocrati che ci hanno imbrogliato. Dicono “diminuire gli stipendi, togliere la sicurezza del lavoro, impedire allo Stato di aiutare i redditi”, cioè precisamente l’opposto dell’intuizione di Malthus, precisamente la ricetta per uccidere la domanda, che è esattamente quello che le Austerità della Germania stanno ottenendo qui da noi (e non solo) con risultati disastrosi per tutta l’economia di cittadini e aziende.

Quindi, riassumendo, se conosciamo il signor Thomas Robert Malthus capiamo due fenomeni chiave e devastanti dell’Europa di oggi. Uno che concorda con le idee di Malthus (punto A), e uno che invece gli va contro (punto B).

giovedì 30 gennaio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
ECONOMIA CONDIVISA – ECONOMIA GREGARIA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDVISA

Quando si parla di economia si pensa all’accumulo delle risorse per fini personali ed individualisti; è difficile pensare diversamente quando l’egoismo lo si lascia imperare nel proprio cuore.
Un esempio dell’economia gregaria lo possiamo trovare nel regno animale, cioè nelle api che nella loro laboriosità collettiva operano per il bene comune.
L’economia gregaria nell’ambito familiare produce benessere per tutti i componenti e determina armonia fra fratelli e genitori, questo viene determinato quando ci si rifà a dei principi sani ed in particolare a quelli biblici.
I TIMOTEO 3:3-4. …non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi..
Tre termini vanno evidenziati: famiglia, governo e danaro.
Il nucleo fondamentale di un popolo è la famiglia; emerge chiaramente che in primis si deve saper governare la propria famiglia e poi pensare di governare la famiglia allargata, cioè la collettività.
E’ importante conoscere se quel tale governa bene la propria famiglia prima dare una delega per farlo governare a livello di vertice.
Un buon padre di famiglia pensa all’economia e come trovare le risorse per non far soffrire la moglie ed i figli.
La stessa cosa dovrebbero fare i nostri governanti; da quello che si può notare, invece, pensano ai propri interessi e non si preoccupano degli altri.
Questo è contro i principi biblici che sono alla base degli insegnamenti di Gesù ed a questi devono attenersi i credenti in Cristo.
Il contesto cristiano, generalmente, spesso dimentica il contenuto biblico, ma amano farsi chiamare cristiani.


L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA

ECONOMIA MODERNA - ATTUALE. (GUERRE=EGOISMO)

DI ARGENTINO QUINTAVALLE /21.



Thomas Robert Malthus
Malthus indovinò per primo anche un altro concetto chiave. Oggi gli economisti alla Monti o Draghi sono convinti che basta stimolare la produzione di beni e servizi che automaticamente ci sarà gente che li compra. Questa era l’idea di un altro economista della scuola classica: Jean-Baptiste Say (1767-1832), il quale sosteneva che in un sistema di libero mercato tutto quanto viene prodotto sarà sempre venduto. Una cavolata immane, perché uno può riempire i supermarket di roba ma se le famiglie non hanno stipendi sufficienti nessuno compra. Questa idea riprese vigore dai tempi del presidente americano Reagan, e molti ci credono veramente. La sostanza del pensiero è che un aumento della produzione genera sempre un aumento del reddito e tale reddito non può che tradursi in un incremento di spesa. Malthus, già ad inizio ‘800 comprese che era una stupidaggine, e infatti disse che stimolare di per sé i borghesi di allora ad aprire fabbriche o a commerciare con le Indie, quindi a produrre cose, non avrebbe mai creato sufficienti acquirenti per tutte quelle merci. La soluzione che indicò è quella sopra, una infamia, ma almeno lui capì che senza prima creare redditi non si può pretendere che l’economia funzioni.












L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
ECONOMIA CONDIVISA – ESEMPIO – AGRICOLTORE
ECONOMIA DELL’IMPRESA

Giacomo 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore.
Osservate come l’agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione.
Joseph C. Kumarappa sull’economia dell’impresa scrive:
(1) Alcune creature prendono ciò di cui hanno bisogno, rendendo un corrispettivo servizio all’unità dalla quale traggono beneficio. 
Come nel caso delle api si tratta di unità attive costruttive.
(2)  Esempio tipico: un agricoltore che ara la propria terra, la concima e la irriga, semina sementi che ha selezionato, sorveglia la crescita delle colture e infine raccoglie. 
Motivata da un saggio interesse e ambizione personali… Può ingenerare violenza. Elemento chiave: vantaggi e contributi reciproci, con la disponibilità a condividere i rischi.
Da quanto sopra si vogliono evidenziare due figure una umana e l’altra animale.
Le api hanno lo stesso concetto dell’agricoltore nella laboriosità, ma si differenziano dal fatto che nella figura umana può si può scatenare la violenza per vari fattori dell’umana natura.
E’ questo il punto cruciale del progetto dell’economia condivisa; si deve scongiurare la possibilità di ingenerare la violenza, questo vuol dire fraternità vera e non finta, questo vuol dire amare il prossimo come se stesso.
IL MONDO CRISTIANO DEVE RIFLETTERE SU QUESTO PUNTO; NON POSSIAMO PARLARE DI ECONOMIA CONDIVISA SE PENSIAMO ALLA CONFLITTUALITA’.

OCCORRE UNA TRASFORMAZIONE DELLA NATURA DELL’UOMO SECONDO I PRINCIPI BIBLICI.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA

ECONOMIA MODERNA - ATTUALE. (GUERRE=EGOISMO)

DI ARGENTINO QUINTAVALLE /21.




Thomas Robert Malthus


Malthus capì appunto che se la borghesia industriale 
produceva tanti beni nuovi, ci doveva essere 
qualcuno che li comprava in quanto possessore di 
reddito, cioè ci doveva essere domanda, se no 
l’economia sarebbe fallita. Questo, come detto 
sopra, è teoricamente ineccepibile, ma la soluzione 
di quel malvagio non fu di pensare a come 
permettere redditi per il popolo, no! Malthus 
difende 
la rendita, affermando che i consumi di lusso, gli 
agi 
e gli sfarzi dei nobili costituiscono una parte 
importante della domanda dei beni, quindi va creata 
ancor più classe di nobili parassiti con redditi 
parassiti, così i borghesi gli venderanno tutto quello 
che producono e faranno profitto. A parte questo, la 
sua intuizione era giusta: prima ci vogliono i redditi 
(la domanda), poi si vendono i beni.