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giovedì 16 gennaio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.


MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
UNA LETTRICE SCRIVE:

Barbara Benedettelli
AIUTATEMI A CONDIVIDERE, L'ASSOCIAZIONE L'ITALIA VERA PROCLAMA PER IL 4 FEBBRAIO LUTTO NAZIONALE PER I LAVORATORI SUICIDATISI DALL'INIZIO DELLA CRISI A OGGI, VITTIME DELLO STATO E DELLE BANCHE.
CONDIVIDETE PIU' CHE POTETE. SE NON LO PROCLAMA LO STATO LO FACCIAMO NOI, L'ITALIA VERA, QUELLA CHE SOFFRE E CHE AMA, CHE CADE MA SI RIALZA, SENZA DIMENTICARE CHI NON CE LA FA.
CLICCATE "PARTECIPO" ALL'EVENTO FB E DECIDIAMO INSIEME COSA FARE QUEL GIORNO.
MA CONDIVIDETE ANCHE CON ALTRI SOCIAL E VIA MAIL TRA GLI AMICI.
DAL 27 GENNAIO SUL SITO DELL'ASSOCIAZIONE CI SARANNO I DETTAGLI, PER ADESIONI ALLA GIORNATA DI LUTTO INFO@LITALIAVERA.IT
Se lo Stato non risponde si deve muovere il popolo.
E se lo chiamano populismo non mi importa.
Essere vicini alla gente non è demagogia, è politica vera, politica nel senso nobile del termine, vicinanza a quel popolo che la politica deve servire.
Oggi siamo al contrario, è il popolo che serve alla politica, che termine possiamo coniare per tutto questo?
Politismo?
Io non ci sto.
Non voglio stare a guardare, e vorrei che tanti altri come me avessero voglia di non stare a guardare, senza forche, ma ristabilendo noi per primi un principio di giustizia che lo Stato con i suoi politici sta infrangendo in ogni dove.
La parola dignità ormai è usata solo in riferimento e detenuti per lo più delinquenti abituali che entrano ed escono di prigione a causa di un sistema premiale che non dà valore alle loro azioni, o per quegli stranieri che vengono nel nostro paese senza rispettarlo. Dignità invece è una parola che va usata prima di tutto verso tutti coloro che sono schiacciati dal peso di un quotidiano pressante o dalla sofferenza provocata da chi non rispetta le libertà altrui.
O da uno Stato gestito da uomini incapaci di vedere nell'altro, nel popolo, umanità.
Io a tutto questo mi ribello così, anche proclamando una giornata di lutto nazionale che forse lo Stato non proclamerà mai, ma i cittadini, che di quello Stato sono le cellule, sì.

Barbara Benedettelli, Presidente Associazione per la tutela dei diritti della persona L'Italia Vera.

1 commento:

  1. Buonasera, premetto che per poter giustamente commentare tali argomenti bisognerebbe conoscere a fondo ciò di cui si sta parlando, pertanto esprimerò un semplice pensiero.
    La povertà, purtroppo, è una forte piaga che affligge la società. Il povero si trova, non solo, a non poter sopperire alle proprie esigenze materiali, ma il più delle volte versa anche in una drammatica condizione spiritule.
    Ciò non si comprende il più delle volte perchè si tende a dividere l'umano dallo spirituale, senza pensare che le due cose sono inscindibili si deve vivere spiritualemnte ma con un corpo corruttibile e che deve nutrirsi quanto meno dell'essenziale.
    In realtà io credo che attraverso il più piccolo dei gesti di solidarietà si possa dare una speranza al cuore e quindi si possa spingere le persone, i poveri intendo, a guardare in alto e poi a desiderare una sola cosa vivere nel SIGNORE che ci delizia di cose spirituali e materiali.
    Qualcuno potrebbe dire un piccolo gesto non basta!!!!!! In realtà è il piccolo gesto che conta quando è intriso di amore verso l'altro, il prossimo.
    Tuttavia, il piccolo gesto, deve indurre al compimento di altre forme di opere, fatte nelle proprie possibilità e nel modo più umano possibile affinchè la grande opera d' amore possa essere completa.
    Il cristiano è colui che ha il compito, il dovere e la vocazione di essere strumento dell'opera di amore che il Signore vuole per tutti. Dare senza pretendere di ricevere e senza pensare che ciò faccia stare bene noi perchè i primi a dover stare bene devono essere coloro che ricevono, altrimenti si può parlare solo di buonismo e di una falsa solidarietà.
    Dobbiamo avere nei nostri cuori i poveri della terra perchè sono un bene prezioso e pensare che dietro ad ogni forma di povertà c'è una grande sofferenza e anche se il povero fosse una persona che tende verso il male dobbiamo capire che con tutta probabilità nessuno mai gli ha insegnato la via del bene e e che nessuno lo abbia amato come bisogna amare ogni nostro prossimo.
    Prendersela con i nostri governanti è alquanto inutile, iniziamo dai nostri vicini, dallo straniero e dai bambini per far rinascere in loro la speranza.
    Avv. Alfonsina Genovesi

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