MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
Due lettori scrivono:
Credo che per cambiare l'economia attuale
sia necessario attuare misure anticapitalistiche e quindi tali da fermare
l'economia, impedire la sua crescita: in pratica, antieconomiche.
Alcune di queste sono la cooperazione,
l'autostentamento, lo scambio e l'affrancamento da banche e forme di
finanziamento e investimento.
Questo però, almeno all'inizio, porterà al
blocco ed alla crisi.
Crisi, si, ma solo del sistema di mercato
libero che è libero solo per chi detiene non tanto le forme di produzione,
quanto quelle di finanziamento e distribuzione.
Nessuna economia alternativa potrà essere
realmente tale finché insisterà sui sistemi, modi e principi base attuali.
La partenza è l'autoproduzione e
l'autostentamento.
Alla base ovviamente ci sta la riduzione
dei bisogni, veri ma soprattutto presunti.
Grazie
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Mi sa di GLOBALIZZAZIONE questo tuo
discorso, l'economia condivisa poteva essere una bella cosa, ma i fatti parlano
chiaro, ogni nazione ha perso la propria identità.
Sono d'accordo ad esportare e a far
conoscere un mio prodotto locale agli altri, ma ci sono dei rischi.
Esempio, in Italia siamo produttori di
ARANCE ROSSE DI SICILIA, non capisco perché io da siciliano non riesco a
trovare le arance a casa mia, e se le trovo le pago ad un prezzo più alto
rispetto a chi li mangia fuori Sicilia addirittura fuori Italia.
Condividere è ok, ma farsi derubare NO!
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Forse non sono stato chiaro: per
sostentamento intendo che ognuno deve essere quanto più possibile capace di
produrre da sé quanto gli serve.
Di tornare a produrre direttamente il cibo
e quant'altro.
Di quante cose abbiamo veramente bisogno?
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