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giovedì 20 giugno 2013

ECONOMIA DI CONDIVISIONE - ECONOMIA DI SERVIZIO

IN CHE RAPPORTO STANNO L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE CON L’ECONOMIA DI SERVIZIO?

Kumarappa fa delle ricerche nell’ambito dei villaggi e scrive:

(1)    L’economia di servizio è la forma più elevata di economia in natura, molto evidente nel rapporto fra i cuccioli e i loro genitori. La madre va a trovare il cibo ai figli e li difende, come può, dai nemici esterni a rischio della vita. A causa del suo amore materno, agisce disinteressatamente. In questo atteggiamento si prefigura l’economia nonviolenta dove prevale l’altruismo sull’egoismo personale.

(2)            Esempio tipico: un attivista sociale. Egli è motivato dal bene degli altri anche a discapito del proprio interesse. Il senso del dovere prevale sul diritto proprio che non viene invocato.
(3)            Tutto si basa sull’amore e dal desiderio di servire senza ricompensa.  Questo proietta il contesto alla non violenza e alla pace; ecco che siamo in un contesto economico permanente (bassa conflittualità ed equità economica).
Da queste considerazioni emerge che l’economia egoistica è fonte di conflittualità e proietta la collettività nella sperequazione ed instabilità economica.
IL PROGETTO DELL’ECONOMIA CONDIVISA MIRA A DARE STABILITA’ AL BENESSERE ECONOMICO.

QUESTO E’ POSSIBILE SE SI CREANO ATTIVITA’ PRODUTTIVE ADEGUATE CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI GLI INTERESSATI.

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