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sabato 29 giugno 2013

ECONOMIA CONDIVISA - MORALITA' - BENESSERE

UN GRANDE PENSATORE SCRIVE: “PROGETTARE DI ACCRESCERE IL BENESSERE MATERIALE NON PORTA IN ALCUN MODO ALLA CRESCITA MORALE”.
   
I Timoteo 3:3-4 “non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tuta reverenza”.
E’ sotto gli occhi di tutti la veridicità dell’affermazione sopra riportata; il benessere, alle volte, porta l’uomo a dimenticare i principi morali e si comporta non in modo cordiale con gli altri che vivono in condizioni economiche disagiate.
Governare bene la propria famiglia deve essere il primo obiettivo dei genitori nei confronti dei figli.
Non si può sperare di essere governati bene da persone che sono a capo di una famiglia dove vige il disordine e domina l’immoralità.

Si è già detto che la formazione spirituale, quindi morale, è alla base del progetto dell’economia condivisa; tale progetto non potrà avere successo se prima non vengono assimilati i principi morali biblici.
Fare propri i principi morali  biblici non significa abbracciare formalmente una religione, ma credere fermamente nel contenuto biblico.

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