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venerdì 21 giugno 2013

ECONOMIA DI CONDIVISIONE - DIVERSE ECONOMIE

IN NATURA E NEL REGNO ANIMALE C’E’ L’ECONOMIA DELLA PERMANENZA CHE DOMINA.
Sorge spontanea una domanda, l’economia della permanenza è applicabile anche nell’umana convivenza?

A mio avviso occorre una profonda rivoluzione culturale per poter capire ed applicare questo tipo di economia, fino a quando l’egoismo dell’uomo prevale sullo spirito di servizio verso gli altri ciò non è possibile.
Fino a quando il dio denaro è il fine ultimo dell’esistenza questo tipo di economia avrà poca possibilità di successo.
Eppure solo questo tipo di economia può proiettare l’umanità verso la nonviolenza e la pace fra i popoli, ma prima dobbiamo essere noi convinti di seguire questa direttiva per raggiungere tale scopo.
In una lettera ai Romani 1:26-27 si legge: “Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura, e similmente anche i maschi , lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento”

IN GENERALE, LA PERMANENZA (rispetto del ciclo naturale) DEVE PARTIRE DALL’UOMO O DONNA PER POI PENSARE A QUESTO TIPO DI ECONOMIA; L’ECONOMIA DELLA CONDIVISONE E’ SU QUESTA STRADA.

1 commento:

  1. Anche se mi sento piuttosto lontano da concetti di tipo cristiano in ambito di potere temporale (se penso alla chiesa dell'ultimo ventennio...) mi trovo estgremamente d'accordo con il concetto dell'egoismo e aggiungerei che l'avidità oltre che l'egoismo ha generato quello che accade tutti i giorni nel mondo globale.
    Siamo nell'era dello sharing ma vediamo come i poteri forti del danaro in virtù della loro avidità e del loro egoismo, mettano in un collettivo disastro intere nazioni.
    Se non si diffonderà il concetto che la condivisione e una adeguata forma di capitalismo collettivo sono un bene per tutti non potremo mai vedere uscire dal loop nel quale ormai dal 2004/2005 in varie forme ci stiamo trovando tutti. L'alternativa è la catastrofe purtroppo perchè questa avidità non guarda al futuro, non gliene importa nulla del futuro.
    come qualcuno di molto autorevole diceva: il futuro sarà una gara tra il progresso e la catastrofe.

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