IN NATURA E NEL REGNO ANIMALE C’E’ L’ECONOMIA DELLA
PERMANENZA CHE DOMINA.
Sorge spontanea una domanda, l’economia della
permanenza è applicabile anche nell’umana convivenza?
A mio avviso occorre una
profonda rivoluzione culturale per poter capire ed applicare questo tipo di
economia, fino a quando l’egoismo dell’uomo prevale sullo spirito di servizio
verso gli altri ciò non è possibile.
Fino a quando il dio denaro
è il fine ultimo dell’esistenza questo tipo di economia avrà poca possibilità
di successo.
Eppure solo questo tipo di
economia può proiettare l’umanità verso la nonviolenza e la pace fra i popoli,
ma prima dobbiamo essere noi convinti di seguire questa direttiva per raggiungere
tale scopo.
In una lettera ai Romani 1:26-27 si legge: “Perciò
Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato
l’uso naturale in quello che è contro natura, e similmente anche i maschi ,
lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine
gli per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in
loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento”
IN GENERALE, LA PERMANENZA (rispetto del ciclo naturale) DEVE PARTIRE DALL’UOMO O
DONNA PER POI PENSARE A QUESTO TIPO DI ECONOMIA; L’ECONOMIA DELLA CONDIVISONE E’
SU QUESTA STRADA.
Anche se mi sento piuttosto lontano da concetti di tipo cristiano in ambito di potere temporale (se penso alla chiesa dell'ultimo ventennio...) mi trovo estgremamente d'accordo con il concetto dell'egoismo e aggiungerei che l'avidità oltre che l'egoismo ha generato quello che accade tutti i giorni nel mondo globale.
RispondiEliminaSiamo nell'era dello sharing ma vediamo come i poteri forti del danaro in virtù della loro avidità e del loro egoismo, mettano in un collettivo disastro intere nazioni.
Se non si diffonderà il concetto che la condivisione e una adeguata forma di capitalismo collettivo sono un bene per tutti non potremo mai vedere uscire dal loop nel quale ormai dal 2004/2005 in varie forme ci stiamo trovando tutti. L'alternativa è la catastrofe purtroppo perchè questa avidità non guarda al futuro, non gliene importa nulla del futuro.
come qualcuno di molto autorevole diceva: il futuro sarà una gara tra il progresso e la catastrofe.