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domenica 30 giugno 2013

ECONOMIA CONDIVISA - RICCHEZZA - POVERTA'

DUE MODI DIVERSI DI CONCEPIRE L’ECONOMIA.





2Samuele 12:4

Or essendo arrivato un viaggiatore a casa dell'uomo ricco, questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore ch'era capitato da lui; ma pigliò l'agnello di quel povero uomo, e ne fece delle vivande per colui che gli era venuto in casa.

Proverbi 18:23
Il povero parla supplicando, e il ricco risponde con durezza.
Due mondi diversi, in ambito economico, il ricco che utilizza il bene del povero che a stento sopravvive, il povero che subisce la rapina per soddisfare la voglia della rappresentanza da parte del ricco.
Il ricco che si appropria delle cose degli altri per far bella figura e rispondere nel modo migliore alle vicissitudini del momento; non è difficile intravedere la stessa cosa oggi, nel nostro contesto, in relazione della redistribuzione della ricchezza.
I nostri governanti guardano sempre le tasche della povera gente per appropriarsi di quel poco che possiede.
Gli scandali che emergono ogni giorno la dicono lunga, in primis gli amministratori della cosa comune che si fanno delegare anche dai più deboli per poi appropriarsi, indirettamente, delle loro cose necessarie per la loro sopravvivenza.
Non guardano nelle proprie tasche ma in quelle degli altri, dove poter grattare del danaro imponendo delle norme moralmente contro ogni principio di equità.

 IL PROGETTO DELLA CONDIVISIONE NELL’ECONOMIA PONE ALLA  BASE IL GUARDARE PRIMA NELLE PROPRIE TASCHE E POI NELLE TASCHE ALTRUI; QUESTI SONO PRINCIPI BIBLICI CHE NON POSSONO ESSERE IGNORATI, IL MONDO CRISTIANO DEVE RIFLETTERE SU COME VIENE AMMINISTRATA L’ECONOMIA IN DETERMINATI CONTESTI.

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