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domenica 16 giugno 2013

ECONOMIA CRISTIANA - CONDIVISA

Una lettrice scrive:

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16 giugno 2013 03:23
Un pensiero.... credo che per uscire da questa crisi occorre rivoluzionare il senso comune che la gente ha del Benessere. Non è più necessario che alcuni siano ricchi ...... affinché producano ricchezza anche per gli altri ... il welfare se applicato produce ricchezza per tutti.
Non è detto che alcuni debbano guadagnare più soldi perché sono più meritevoli ..... più preparati ..... più intelligenti .... più di altri ..... davanti a Dio siamo tutti uguali .... ciò che ci diversifica è l'"ESSERE" ...... ma sappiamo che siamo tutti importanti perché è Dio stesso che ci ha creati.
Un’ entrata monetaria uguale per tutti che sia modulata  a secondo del numero dei componenti della famiglia. Un vero stato Sociale verrà in aiuto alle più varie esigenze dell'individuo (conservare la salute, progredire negli studi fino a quelli universitari... facilitazioni per realizzare i propri hobbies).
Un lavoro per tutti si realizza aiutando gli artigiani a sopravvivere con importanti sgravi fiscali e politiche di apprendistato completamente a carico dello Stato.

Produrre ciò che il mercato necessita e seguendo le prioritarie necessità della gente. Abbassare gli stipendi altissimi e garantire sussistenza minima agli ultimi sostiene l'economia ed i consumi.

In definitiva eliminare lo "spreco" , l'inutile, ma guardare solo all'essenziale.

Vivere di poco ma donare al mondo tutto .... per garantire il futuro dei nostri figli , anche se io non ne ho , non significa che non debba pensare per coloro che verranno dopo di noi.

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