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mercoledì 8 gennaio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
DIALOGO CON UN LETTORE:

Grazie di chiedere di far parte del gruppo “Italia - Chiesa Cristiana”.
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Buona serata, da dove scrivi?
Hai organizzato i gruppi?
Fai un commento al mio blog. Se vuoi, anche nella tua lingua madre ed in italiano.
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To ho scritto qualcosa su skype.
Ciao fratello, sono a un campeggio insieme a dei missionari Argentini che servono nel mondo, c’è tanta fame in Africa !!!, tante malattie..., senza dottori, senza medicine.
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Dobbiamo fare qualcosa.
Per cambiare dobbiamo creare sviluppo in quella zona.
Dobbiamo pensare al lavoro per trasformare le loro materie prima.
Mettere a buon uso le loro risorse locali.
Altrimenti le cose non cambiano.
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E si, hai ragione te, pero vedrai,, in Guinea Equatoriale, per esempio, il petrolio a fatto ricca la nazione, però la gente è ancora povera, si portano tutto via.
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Possiamo pensare a qualcosa migliore se si cambia il modo di concepire il bene comune.
Si deve pensare a d una economia diversa da quella egoistica dove i ricchi divengono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
Questo vale per tutto il mondo.
Incominciamo dalle nostre comunità.
Puoi fare qualcosa per i tuoi connazionali che vivono in Italia.
Io sono a disposizione per il bene di tutti, non per i furbi.
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Si, se tu conosci dei veri bisognosi, posso metterli in contatto con i miei pastori connazionali.
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Dipende cosa intendi per bisognosi.
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Quelli che non trovano lavoro, perché non c’è lavoro, non quelli che non vogliono lavorare.
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Ci sono due tipi di bisogni, quello che non ha nulla da mangiare nell’immediato e l'altro che non può  comprare il mangiare perché non lavora in quanto non lo trova.
Per il secondo caso, basta dire ai pastori di fare un incontro per capire chi ha bisogno di lavoro e prodigarsi in loro favore.
La condivisione ha alla base il bene comune che scaturisce dall'amore per il prossimo.
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Ok, d'accordo.
Però non dobbiamo dimenticare che, anche i pastori latino-americani possono essere anche nel bisogno.
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Certo, l'argomento vale per tutti.
Io non faccio distinzione alcuna.
I bisogni dei pastori devo essere i bisogni di tutta la comunità.
In fisica si chiama “il principio dei vasi comunicanti”.
L'acqua si porta sempre allo stesso livello in tutti gli elementi comunicanti.
E' scritto: "e fra di loro non vi era alcun bisognoso".

Quindi vale per tutti.

2 commenti:

  1. Questo blog e molto edificante, che Dio se ne serva per l'avanzamento del suo Regno, e che tante persone possono accettare Cristo tramite esso. Pace nel Signore da Vincenzo Profenna

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  2. La compassione, l'altruismo, il buon cuore non sono unicamente nobili sentimenti di cui trae vantaggio il nostro prossimo.
    Sono stati mentali, condizioni mentali di cui beneficiamo anche noi stessi.
    Una persona altruista e compassionevole è in genere una donna o un uomo più felice, più sereno.

    (Tenzin Gyatso)


    Penso e credo fermamente che questo pensiero sia proprio da meditare. L'altruismo, la bontà, il donare siano la più alta dimostrazione di cultura e d'intelligenza di un popolo.
    Leggi cosa ha scritto Eric Fromm:"dare come elemento essenziale dell’amore:
    Dare è la più alta espressione di potenza. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Mi sento traboccante di vita e di felicità. Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell’atto mi sento vivo."
    Gesù, guarda caso, ribadì questo concetto nella frase:" C'è più gioia nel dare che nel ricevere".
    Nella gara della nostra vita, invece, ricerchiamo solo di appagare i nostri desideri, disinteressandoci di coloro che avrebbero bisogno di un nostro semplice gesto d'amore e di conforto. In Giacomo 2:18 è Scritto:“ ..qualcuno dirà: "Tu hai la fede, e io ho le opere"; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere..infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta".
    A volte, minimizziamo l’importanza di questo passo biblico, dicendo “ciò che conta è il cuore” dimenticando, che ciò che abbiamo dentro il cuore si manifesta all’esterno; attraverso la disponibilità e la sensibilità verso gli altri. L’esempio del dare, dell’altruismo e dell’amore, lo troviamo solo in Dio e se noi abbiamo compreso le cose di Dio, per avere gioia in Lui, dobbiamo imparare ad amare secondo il Suo cuore,dimenticandoci di noi stessi e del nostro egoismo.
    Se il nostro cuore è completamente arreso a Dio ed abbiamo compreso il senso del vero AMORE, che poi è DONO, allora non ci sarà per niente difficile DONARE, poiché il quel gesto c'è la massima espressione della gioia.
    Luisa Lauretta


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