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domenica 28 luglio 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA – L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
PIU’ LUSSO, PIU’ MISERIA, PIU’ PROBABILE IL CONFLITTO GENERALIZZATO CHE PUO’ SFOCIARE IN UNA SITUAZIONE INCONTROLLABILE PER LA PACE SOCIALE.

Il lusso di pochi e la miseria delle masse sono parenti stretti delle sommosse popolari in tutte le nazioni o regni.
Le sofferenze economiche creano malcontento nella generalità delle persone ed aumenta nella misura in cui si vede il lusso praticato da pochi e la fame da molte altre persone.
Lo scontro può degenerare nelle battaglie per la sopravvivenza delle masse che si vedono strangolate da una economia mal gestita da chi ha in mano le redini del paese.
Il progetto di una economia condivisa mira a scongiurare tali situazioni perché è autogestita ed il monitoraggio è costante da parte degli attori del processo produttivo.
Per fare questo occorre che vengano rispettati i principi biblici che sono fondati nell’amore per il prossimo nel campo economico ed etico-morale.
Alcuni si chiedono, giustamente, come è possibile tutto questo?
La risposta è semplice ed impegnativa per l’uomo che si dichiara essere un cristiano autentico e non di facciata; mettere da parte l’esasperato egoismo e praticare la fraternità vera nel campo economico.

Praticare la fraternità significa anche non ammettere che ci sia la miseria da una parte ed il lusso dall’altra, quindi la conflittualità viene scongiurata perché vige la legge dell’amore fraterno.

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