MISERIA
- POVERTA’ – RICCHIEZZA
Nella bibbia si legge: 2° Pietro 2:17-19.
17 Costoro sono fonti senz'acqua e nuvole sospinte
dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre. 18 Con discorsi
pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze,
quelli che si erano appena allontanati da coloro che vivono nell'errore; 19 promettono
loro la libertà, mentre essi stessi sono
schiavi della corruzione, perché
uno è schiavo di ciò che lo ha vinto.
Mahatma Gandhi asserisce: “La civiltà è quella forma
di condotta che indica all’uomo il cammino del dovere. Adempimento del dovere e
osservanza della moralità sono termini intercambiabili. Osservare la moralità
significa ottenere il dominio della nostra mente e delle nostre passioni e
quindi un corretto stile di vita”.
Cosa c’entra l’economia con la libertà e la moralità
cristiana?
A ben esaminare c’è uno stretto legame tra l’economia
condivisa e la moralità cristiana; non ci può essere condivisione se la nostra
mente non viene liberata da certi legami che tengono prigionieri gli uomini da
certi atteggiamenti immorali.
La libertà non può essere a servizio della
corruzione ma al dovere degli uni verso gli altri; la corruzione, le passioni,
ecc… sono la dimostrazione dell’immoralità e di uno stile di vita non corretto
nei confronti del prossimo.
Non ci può essere condivisione se non c’è nell’uomo
il sentimento di non fare al prossimo quello che per lui è un male.
L’adempimento del dovere deve essere alla base della
condivisione e del bene comune.
Alcuni chiedono di non fare menzione della bibbia e
quindi dei suoi principi morali, ma la condivisione è possibile solo se vengono
praticati i principi morali in essa contenuti.
Un cristianesimo che non ha alla base gli
insegnamenti di Gesù è vuoto del contenuto e si trasforma in una parvenza
religiosa.
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