MISERIA - POVERTA’ – RICCHIEZZA
Il governo della cosa comune.
L’obiettivo di chi si accinge a
governare la nazione deve essere quello di servire il popolo e non di essere
serviti, peggio se poi del potere si abusa e si curano i propri interessi a danno
delle masse che ogni giorno fanno il loro dovere e fanno fatica ad arrivare
alla fine del mese perché il danaro è servito per servire i pochi furbacchioni
che spesso sono anche fannulloni.
Al centro della politica devono
esserci i bisogni della popolazione di quella nazione e cioè degli italiani che
con il loro lavoro producono ricchezza, non per i fannulloni che amano una
economia parassitaria perché lo stessi sono dei parassiti e come tutti i
parassiti aggrediscono la pianta, la fanno soffrire e lentamente può volgere
verso la fine precoce.
Spesso si grida alla crisi, ma
si evita di individuare le vere cause che hanno determinato lo stato di povertà
e dei miseria delle masse; per ogni tipo di parassita c’è un rimedio, lo sanno
bene i contadini ma non i nostri governati.
E’ altamente iniquo che le
tasse imposte alle masse vengano usate per la remunerazione spropositata di
alcune persone che alle volte sono anche scansa fatica o peggio dei veri e
propri ladri che nascondono dietro i cespugli della politica partitica.
Occorre un’amministrazione
efficiente, un governo che miri ad individuare le cause che hanno determinato
una situazione economica disastrosa per i molti che onestamente lavorano e
portano avanti la famiglia con dignità.
L’ECONOMIA CONDIVISA HA COME
OBIETTIVO LA PERSONA ED IL BENE COMUNE PER NON SCIVOLARE IN UNA SITUAZIONE
ECONOMICA DISASTROSA.
"In questo nuovo sito, www.vivoinunostatoingiusto.it, compare un video didattico di Armando Siri, molto semplice e chiaro sia nell’illustrare la situazione attuale, sia nel proporre un possibile cambiamento. Nella prima parte del video viene riportato un discorso di Palmiro Togliatti che, citando Virgilio, a un certo punto paragona gli operai alle api: loro producono il miele tutta la vita… ma sono sempre altri che godono di questo operato.
RispondiEliminaIl discorso di Togliatti è del 1963, ma oggi più che mai gli italiani si stanno rendendo conto di quanto la situazione sia proprio questa: una massa di persone lavora tutta la vita mentre uno Stato vampirico gode dei risultati di questo lavoro. E ciò non ha valore solo per gli operai, come poteva ancora essere ai tempi di Togliatti, in quanto oramai la divisione fra operaio e imprenditore è anacronistica. Viene tenuta in vita solo per fomentare divisione fra i cittadini. Imprenditori e dipendenti sono sulla stessa barca e se non si uniscono e collaborano rischiano di naufragare nelle stesse acque.
Lo Stato stringe una mano intorno al collo di ciascuno e si nutre dell’energia che ciascuno produce. Dice Armando Siri. Il dipendente è sfruttato ma l’imprenditore lo è ancora di più. Mentre il dipendente ricava stipendi da fame, dall’altra parte sta diventando sempre più rischioso e poco redditizio fare l’imprenditore; il risultato di questi due fenomeni non può che essere la recessione. I soldi che non vanno in tasca al dipendente, infatti, non vanno in tasca nemmeno all’imprenditore, e questa è proprio la situazione peggiore, ridicola e tragica allo stesso tempo, in quanto l’imprenditore si ritrova a dover sfruttare il dipendente per riuscire a pagare lo Stato! Perché i soldi vanno nelle tasche delle banche private a cui dobbiamo restituire il nostro debito pubblico!
Sempre per citare il video di Siri: Più tu coltivi l’aspirazione a fare meglio e a produrre, più io, Stato, mi nutro di questa tua voglia di fare.
Ma ricordiamoci che tanti grandi regimi del passato sono crollati quando a un certo punto lo Stato ha spremuto oltre ogni limite accettabile i suoi cittadini, proprio come sta accadendo adesso, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza: commercianti, operai, professionisti, imprenditori, ecc.
Ma il punto qui non è il crollo, che oramai è imminente, bensì cosa ci hanno preparato per dopo. Questa è una “morte assistita” dell’economia occidentale, ossia voluta e pilotata dai grandi poteri finanziari, i quali evidentemente hanno un’idea bene precisa di ciò che vogliono ottenere. Come scrivo nel libro La Rinascita Italica lo scopo può essere illustrato in tre tappe:
a) lo sfiancamento delle economie nazionali, adottando misure che portano a una recessione sempre più grave:
b) l’acquisto da parte di privati dei beni patrimoniali appartenenti ai singoli Stati ormai in bancarotta;
c) l’accentramento del potere economico nelle mani di pochi grandi finanzieri/banchieri che agiscono attraverso la BCE e vengono protetti da una polizia privata sovranazionale che è già operativa (Eurogendfor).".
Questo post è firmato da Salvatore Brizzi e, personalmente, ne condivido appieno il contenuto allo stesso modo di altri da lui pubblicati.
Non aggiungo altro se non spronarti a continuare nella tua opera divulgativa ed espressiva e lasciarti un altro link: http://www.uvioo.com/video/?m=luckol&so=yt&v=loilHtHsU7I