L’ECONOMIA
CONDIVISA – L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHIEZZA
Un lettore scrive (2/3):
Lo Stato stringe una
mano intorno al collo di ciascuno e si nutre dell’energia che ciascuno produce.
Dice Armando Siri.
Il dipendente è
sfruttato ma l’imprenditore lo è ancora di più.
Mentre il dipendente
ricava stipendi da fame, dall’altra parte sta diventando sempre più rischioso e
poco redditizio fare l’imprenditore; il risultato di questi due fenomeni non
può che essere la recessione.
I soldi che non vanno
in tasca al dipendente, infatti, non vanno in tasca nemmeno all’imprenditore, e
questa è proprio la situazione peggiore, ridicola e tragica allo stesso tempo,
in quanto l’imprenditore si ritrova a dover sfruttare il dipendente per
riuscire a pagare lo Stato!
Perché i soldi vanno
nelle tasche delle banche private a cui dobbiamo restituire il nostro debito
pubblico!
Sempre per citare il
video di Siri: Più tu coltivi l’aspirazione a fare meglio e a produrre, più io,
Stato, mi nutro di questa tua voglia di fare.
Ma
ricordiamoci che tanti grandi regimi del passato sono crollati quando a un
certo punto lo Stato ha spremuto oltre ogni limite accettabile i suoi
cittadini, proprio come sta accadendo adesso, indipendentemente dalla classe
sociale di appartenenza: commercianti, operai, professionisti,
Mi permetto di aggiungere qualcosa ad un articolo già ricco di riflessioni.
RispondiEliminaIl capoverso "indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza: commercianti, operai, professionisti" è secondo me monco della categoria dei politici. Anche la classe politica verrà coinvolta nel crollo, sarà implosione e noi non avremo più nemmeno la forza di raccogliere i cocci.
O ci sono alternative? Secondo me qualcuna c'è. Creare interessi condivisi, autonomamente, senza dipendere dal titolare che ti concede l'onore di avere un posto di lavoro, per giunta sottopagato e sottostimato come potenzialità dei talenti.
Ma questo è solo una mia, umile e speranzosa, modalità di affrontare la crisi.
condivido
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