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martedì 9 luglio 2013

ECONOMIA CONDIVISA - LEGGE DOMANDA/OFFERTA - LEGGE MORALE - SENTIMENTO - EMPATIA

SI RIPORTA QUELLO CHE SI LEGGE NEL SITO SEGUENTE:

http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/fao/fao/fao.html


La denuncia è del direttore generale Jacques Diouf, nell'audizione in Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani al Senato
Fao: "Nel mondo 852 milioni di persone muoiono di fame"
L'organizzazione dispone solo di 750 milioni di dollari per due anni: "Impossibile raggiungere così gli obiettivi previsti"

ROMA -
L'emergenza fame nel mondo si aggrava ogni giorno di più, e la Fao ha un budget assolutamente insufficiente per affrontarla o anche solo per dare un significativo contributo. Lo ha detto il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, nell'audizione in Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama.

Oggi nel mondo 852 milioni di persone soffrono per fame o malnutrizione, ha ricordato Diouf. Un'emergenza che può essere affrontata solo con adeguate volontà politiche, ma rispetto agli obiettivi del millennio si è registrato un netto arretramento e se non ci sarà un significativo incremento della politica di aiuti i traguardi previsti per il 2025 saranno conseguiti solo nel 2150. 

Il budget della Fao - ha rilevato Diouf - resta ancora largamente insufficiente rispetto alla dimensione delle esigenze: solo 750 milioni di dollari per due anni. Diouf ha chiarito che l'organizzazione non si limita ad effettuare interventi per fronteggiare le emergenze della fame nel mondo, ma si occupa anche di agricoltura, pesca, allevamento, uso delle foreste, irrigazione. Certamente prioritari sono gli interventi d'urgenza effettuati in vari Paesi asiatici ed africani, ma occorrono azioni sistematiche per affrontare situazioni critiche come evidenzia la situazione del Sud del Sahara in cui solo il 4% delle terre è irrigato contro il 14% in Asia. 

Il Direttore generale della Fao ha anche messo l'accento sulla necessità di superare la logica dell'emergenza con politiche di prevenzione adeguatamente finanziate: per la lotta alle cavallette negli 11 mesi che hanno preceduto la crisi l'Organizzazione ha potuto contare solo su 2 milioni di dollari, mentre nelle 4 settimane successive alla crisi sono giunti ben 54 milioni di dollari quando ormai era troppo tardi. 
Diouf ha tenuto a sottolineare che dal 1996 a oggi la Fao ha ridotto del 30% i suoi dipendenti, malgrado l'aumento degli stati membri da 169 a 190. Ha anche dato atto all'Italia di non fare mancare il suo sostegno alla politica dell'Organizzazione per l'assistenza ai singoli Paesi, ma - in risposta alle domande poste dal senatore diessino Iovene - ha precisato che il nostro Paese ''a fronte di un impegno a versare 100 milioni di dollari, ne ha versati 60''. 

L’ECONOMIA CONDIVISA PUO’ ESSERE UNA VIA PER PREVENIRE LE SITUAZIONI DI CUI SOPRA..

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