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martedì 16 luglio 2013

L'ECONOMIA CONDIVISA - L'ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA



Il benessere per tutti potrebbe sembrare cosa impossibile se non utopistico e teorico che nulla hanno a che fare con la realtà delle cose, tutto dipende da come viene concepita l’economia; una economia centralizzata in se crea un conflitto che è il frutto della disparità del potere economico dei vari  soggetti.
L’industria ha bisogno delle materie prime per poter produrre i vari oggetti, i poteri forti cercano di appropriarsi con ogni mezzo per imporsi nel contesto di una economia di mercato.
L’accaparramento, spesso, avviene con mezzi violenti e distruttivi, guerre fra i popoli giustificate da motivazioni umanitarie, ma di umanitario non c’è nulla.
Tutte le centralizzazioni sono potenziali focolai di conflitti umani perché determinano una non perequazione economica; i conflitti determinano ricchezza, povertà e miseria.
La ricchezza viene concentrata in un ristretto numero di persone, mentre le masse versano nella povertà e miseria.
La condivisione, e quindi il bene comune, non si può avere se non con una trasformazione del concetto dell’economia.
Il mondo cristiano non può non avere alla base la condivisione per il bene comune altrimenti si è cristiani di facciata e non autentici seguaci di Cristo.

Ci vuole un cambiamento radicale e profondo nel cuore dell’uomo per poter pensare ad un futuro di pace e di benessere per tutti.

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