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giovedì 11 luglio 2013

L'ECONOMIA CONDIVISA - L'ECONOMIA BIBLICA

MISERIA - POVERTA’ - RICCHIEZZA

In questi giorni pervengono molte richieste di aiuto.
Alcuni chiedono il lavoro per ricevere il regolare salario ed avere il necessario per la famiglia, altri chiedono danaro per progetti teologici o per pagare altre cose non indispensabili.
I primi sono persone semplici che amano la propria famiglia e mirano a soddisfare le necessità col proprio lavoro per non gravare passivamente sulla società.
I secondi chiedono danaro invocando la bibbia e facendo leva su una propria teologia mirata allo scopo, ma di lavoro neanche l’ombra perché la fatica non è il loro forte.
Questi pseudo teologi sorgono come i funghi ed opprimono i bisognosi con delle argomentazioni che nulla anno a che fare con la dottrina cristiana; i fannulloni che si trasformano in pseudo teologi sono quelli che amano l’economia parassitaria o predatoria.
Queste economie proiettano il più debole sempre al peggio, miseria economica e spirituale.

PIU’ VOLTE E’ STATO DETTO CHE L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE SI BASA SUL LAVORO E NON AMMETTE UN ATTEGGIAMENTO PARASSITARIO O PREDATORIO.

1 commento:

  1. Come ti ho detto, sono convinto che alla base di una nuova economia ci debbano essere alcuni punti fermi:
    - rivalutazione dei bisogni reali;
    - condivisione e solidarietà;
    - autosostenatamento.

    Il primo è fondamentale e forse quello più teorico: fermarsi un istante a pensare a ciò di cui hai veramente, ma proprio veramente, bisogno. Almeno il 50% delle cose che acquistiamo o di cui circondiamo in questo modo sparirebbe, facendoci risparmiare molte delle risorse disponibili e quindi permettendoci di lavorare meno. Lavorare meno significa avere più tempo da dedicare ad altro. Per esempio agli altri o anche solo alla nostra famglia.
    Il secondo punto è operativo: aiutarsi gli uni gli altri. Non è Utopia, nelle nostre campagne si è sempre fatto. Aiutarsi e condividere ciò che si ha in più.Certi di ricevere lo st5esso trattamento.
    Il terzo è addirittura immediato. Molte delle cose che ti servono davvero puoi produrle direttamente tu a casa tua. Risparmiando e guadagnandoci in salute. Dalla Birra, al pane alla pasta, al sapone, fino alle verdure e così via. La regola d'oro sarà di farne sempre tanto in modo da darne agli altri che ricambieranno con quello che fanno loro.
    Con un breve calcolo si vede che con questo tipo di microeconomia si può risparmiare e migliorare al tempo stesso la qualità della vita.
    Ed è semp0lice si può iniziare subito.

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