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domenica 5 gennaio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
DIALOGO CON UN LETTORE:
Hugo Paulini: auguri fratello, e tutte le benedizione di Dio per tutti quelli che cerchiamo la sua faccia  con un cuore limpido ....
Sebastiano Giambrone. Hai organizzato i gruppi?
Hugo Paulini: Ciao fratello..., sono in mezzo al processo, ho un sacco di gente che in un momento mi hanno manifestato il desiderio di venire con me in Italia a Maggio 2014.
Ma, tu lo sai..., in America Latina ormai da tanti anni, le cose cambiano di un giorno all’altro..., ormai siamo abituati alla crisi  e sempre siamo stati contriti ad arrangiarci con quello che c’è alla mano.
Adesso devo  ritrovare la comunicazione con ognuno di loro e dopo saprò cosa sta preparando Il Signore...
Caro fratello, ho letto qualcosa dei tuoi comenti e pure di altri nel tuo blog. e ti incoraggio ad andare avanti, se è proprio quello che il Signore ti ha chiesto di fare in questo tempo...
Ricorda...il tema più parlato nella Bibbia sono SOLDI...e secondo Giustizia Sociale...
Pero questi sempre devono andare a fianco  del'Eternità, proclamare il Vangelo ovunque e dovunque…fino alla fine della terra, discepolare la gente nella Via di Gesù.
Non possiamo parlare di Giustizia Sociale in Italia dove la fame quasi non c’è...
Non si può parlare di Giustizia Sociale in America Latina, dove c’è poca fame...
Sebastiano Giambrone.
Possiamo parlare dell'amore per il prossimo ovunque.
La giustizia sociale scaturisce dall'amore per il prossimo.
Il progetto scaturisce da una meditazione sui primi capitoli degli Atti.
E' scritto; "fra di loro non vi era alcun bisognoso".
Questo si può raggiungere solo se viene messo da parte l'egoismo e si da luogo all'amore.
Siamo convinti che se tutti mettiamo in pratica gli insegnamenti biblici, ci sarà benessere per tutti ed in tutti i continenti.
Mi piacerebbe parlare con i tuoi connazionali in Italia.
Vorrei spiegare come si può raggiungere l'obiettivo.
Sarebbe bello poter fare una conferenza ed invitando tutti quelli dell'America Latina che risiedono in Italia.
Hugo Paulini.
Secondo ho ascoltato, quasi il 30 % degli Evangelici in Italia sono provenienti da l’America Latina.
Ci sono pure gli evangelici Rumeni, Albanesi, Nigeriani, ecc…
Per questo ci sono delle persone che dicono che l'Evangelo e qualcosa per Stranieri....ah,ha
Sebastiano Giambrone.
Certo, il nostro progetto è per tutti.
Hugo Paulini.
In genere gli stranieri Evangelici in Italia sono poveri....o quasi poveri.
Sebastiano Giambrone.
Il progetto è rivolto a loro.
Hugo Paulini.
Va bene...
Sebastiano Giambrone.
I ricchi non hanno bisogno d’aiuto.
Hugo Paulini.
Scusa... i ricchi vanno all’inferno pure loro se non offrono il controllo delle loro vite a Gesù.
Sebastiano Giambrone.
La ricchezza spirituale la trsformiamo in benessere economico.
Hugo Paulini.
Con soldi possiamo fare un pò di giustizia sociale.
Ascolta una cosa..., forze già te l'ho condiviso prima.
Nel Sud del mio paese ci sono delle ditte straniere di quelle grosse
che lavorano con il petrolio e i minerali, chi lavorano con loro guadagna il triplo  degli altri, acquistano delle belle macchine, vanno in vacanza altrove, ecc.
Dal 1995 al 2005 quelle dite erano chiuse per la crisi e la gente disperata incomincia andare in chiesa, pure quelli che prima andarono in vacanza.
Sebastiano Giambrone.
Dobbiamo capire a noi stessi e far capire agli altri che l'egoismo porta alla povertà spirituale ed economica.
Hugo Paulini.
Le chiese erano piene.
Quando la grande crisi e andata via, le ditte ritornarono a lavorare..., la gente in chiesa è poca, poca; vanno in vacanza di nuovo in fine settimana.
Sebastiano Giambrone.
Occorre la trasformazione interiore.
Hugo Paulini.
Cioè la crisi porta la gente in chiesa...
Lo so, questo non vuol dire per niente che la crisi porta gente alla conversione; soltanto dico che la crisi porta gente in chiesa.
Sebastiano Giambrone .
Andare in chiesa non vuol dire conversione.
Quello che importa è la conversione a Cristo.
Hugo Paulini.
Alle volte non so cosa scegliere.
Sebastiano Giambrone.
Io potrei farne ameno di occuparmi del progetto sulla condivisione.
Hugo Paulini.
Sono convinto che , in questa grande crisi dell’Italia, la gente è più alla mano per ascoltare il Vangelo.
Sebastiano Giambrone.
Egoisticamente potrei non spendere il mio tempo a scrivere.
Hugo Paulini.
Parlo pure degli Italiani.
Sebastiano Giambrone.
Potrei tranquillamente spendere il mio tempo altrove.
Hugo Paulini.
Dico soltanto ad  ascoltare...
Sebastiano Giambrone.
Dobbiamo predicare e praticare.
Hugo Paulini.
Va bene, siamo d'accordo, predicare e praticare.
Hugo Paulini.
Però, non devi dimenticare questo...
Gli Evangelici non adoriamo alla Madonna neanche a i santi...
Ma, tantissimi di noi, in maniera pratica...., siamo sotto l’influenza grande del Materialismo, Umanesimo, Edonismo ,  Essitismo, ecc
Pure queste cose sono un culto idolatrico.
Sebastiano Giambrone.
I cristiani, di tutto il mondo, devono adorare Dio creatore di tutte le cose.
Hugo Paulini.
Ma sono parte pure della teologia cristiana, senza che la gente si renda conto di quello.
Sebastiano Giambrone.
Amare Dio equivale anche ad amare il prossimo; se si ama si condivide tutto.
La condivisione economica deve scaturire dalla trasformazione interiore mediante la conversione.
Non si può condividere se non avviene una trasformazione profonda nel cuore dell'uomo.
Noi pensiamo di far sorgere dei soggetti produttivi, quindi lavoro, dove regni l'amore e la concordia.
Questa sarà una testimonianza pratica dell'amore verso Dio ed il prossimo.
Hugo Paulini: ok, d'accordo.
Sebastiano Giambrone.
I pastori  dovrebbero fare da portavoce nelle varie comunità, ma ho riscontrato il contrario.

Temo che i primi ad essere egoisti sono proprio loro.

1 commento:

  1. Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me"

    Quando il Signore dice che tutto il mondo giace sotto il maligno, dice una verità innegabile. Il vizio, la droga, la delinquenza, l'imbroglio, la frode, la prostituzione, l'alcolismo ecc. sono certo frutto di vite non convertite. Ma è solo questo? E' la fame? La povertà? L'indigenza? La disoccupazione? Permettetemi anche questo deriva dal male, poiché Dio è BENE! In Genesi leggiamo:" Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono."
    Quindi non vi era niente di scarso, misero, povero. Con il peccato tutto è stato stravolto, ed ecco l'uomo si trova catapultato in una situazione di disubbidienza e di separazione da Dio, con tutto quello che ne consegue.
    Il sacrificio di Gesù, porta una speranza ed una "riconciliazione" con il Creatore, ma ancora non basta, ora egli ha bisogno di coloro che lo servono e lo seguono per portare avanti un progetto di amore e di solidarietà verso i più deboli. Per parlare di Gesù, saremmo tentati di scrivere un lungo elenco di situazioni tutte positive. Così ci dice una certa tendenza propagata anche dalle canzoni, che persuade a "pensare positivo". Ma è proprio così? Non ama forse il Signore abitare anche le situazioni più oscure della nostra vita quotidiana? Lui, che come dice un inno, è "Un raggio di sole tra fitte tenebre"?
    Il Signore si identifica con tutti i piccoli: e i piccoli sono quelli che sanno a malapena parlare e, più profondamente, vivere. Si identifica, ce lo dice nell' Evangelo, con quelli che hanno sete e fame, con quelli che hanno freddo e che son nudi, con quelli che soffrono e con quelli che sono ammalati, nelle case di accoglienza, negli ospedali, nelle situazioni di angoscia, di malattia, con quelli che sono disperati perché, in questo periodo di crisi, non trovano uno straccio di lavoro. Gesù ama identificarsi anche con coloro che stanno scontando la loro pena in una cella; il primo pensiero...se si trovano là dentro, certamente è perché hanno commesso qualche crimine. Ma Gesù viene anche per loro: "Non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori". Anche loro fanno parte dei piccoli, ai quali il Signore rivolge il suo sguardo! Zaccheo, la Maddalena, Matteo ce lo ricordano.
    Come partecipiamo a questa meraviglioso progetto di Gesù? Seguendolo e imitando ciò che Lui ha fatto e fa. Possiamo fare la carità anche noi, pensando di essere noi i benefattori. Dovremmo invece ricordarci sempre che non siamo noi a visitare Dio nel povero, ma è il Signore che ci visita, venendo incontro a noi nella persona del povero. E, mentre noi diamo qualcosa di quello che abbiamo, il povero ci dona la presenza stessa del Signore. Il regno dei cieli deve già essere preparato su questa terra, perché quello che semineremo, quello pure raccoglieremo...credo che io e te ci siamo già capiti...DTBG Luisa Lauretta

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