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martedì 27 agosto 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA – L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Le/I lettrici/lettori scrivono:

Arch. Valerio Curti, va male grazie !
In quanto architetto, con esperienza anche internazionale pluriennale, ormai senza fissa dimora, senza lavoro, senza soldi, senza credito in un ambito dove ho speso tutte le mie energie per poter essere il meglio che potevo e di servizio a tutti, non POSSO più accettare ulteriori parole vuote di contenuti... Valori cristiani? Assolutamente, ma nel concreto, per uno come me e per miliardi di altre persone cosa significa ciò?
Se sono sempre e solo le solite belle parole, Grazie ma non mi interessa... Io pago sulla mia pelle da sempre il mio portare avanti valori cristiani veri ed essere coerente con la mia fede...
Tanti, troppi, parlano parlano e beh stendiamo un velo pietoso... La community a cui mi continui ad invitare... Cosa dovrei farci? Leggere ancora una volta concetti che mi sono arcinoti e che applico (tra i pochissimi) sin da troppi anni, ormai, mi suona con presa in giro...
Come va? 
Drammaticamente male, assolutamente in maniera davvero cristiana, e beh, che il Signore ci protegga .
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Antonietta 29 giugno 2013
Ho letto quanto sopra, e devo dire, che anche io vedo l'economia condivisa cristianamente, lasciandosi trasportare dagli insegnamenti del Cristo-partecipare, compatire-condividere-sostenersi-amarsi umilmente nella buona e nella cattiva sorte- essere esempio a quanti si disperano- mostrare di avere risorse interiori oltre che materiali- essere parsimoniosi ma attenti al bisogno del momento- informarsi di chi ha bisogno e discretamente non lo dice- insomma penso che una condivisione vada oltre le apparenze ed i bisogni materiali- dividere il pane è poca cosa, ma condividere la fraternità è divino- solamente chi ama Dio e la Sua volontà può attuarla-perché lo Spirito Santo è in chi lo cerca con cuore sincero- i miti erediteranno la terra- i puri vedranno Dio ...
( A.P.)
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Jubilo orum 26 agosto 2013

W LA FRATERNITà applicata !

1 commento:

  1. tutte affermazioni ragionevoi ed importanti ma...come al solito, nessuno sa darsi una raglione, o se la schiede, sul perchè nonostante tanti bei propositi nulla si muova.
    A mio modo di vedere le ragioni sono diverse:
    1) siamo cristiani ben pasciuti e correre il rischio che il progetto sia lento a decollare ci....sgrasserebbe. Nessuno pare vuole correre il rischio di perdere il proprio...sorappeso.
    2) e se l'altro è in malafede e mi sfrutta? Vero, può succedere, ma non c'è nulla di peggio che sentirsi isolati in una comunità feice ed operosa, quindi la soluzione è nella cattiva azione.
    3) chi organizza il tutto? Ovviamente è indispensabile trovare un soggetto che faccia da mosca cocchiera e raduni attorno a sè altre persona capaci di organizzare, scegliere i posti dove successivamente spostarsi, coordinare tutti gli altri abbattendo i malumori che talvolta possono crearsi e scegliendo a patecipare alla Cena del Signore i non conflittuali. Questo è un lavoro enorme, difficile da gestire che richiede la capacità di dare fiducia e di seguire (nel bene e nel male) la persona cui si è data fiducia. Facile? NO!!
    4) i posti dove organizzare una struttura del genere non mancano, ma non devono essere posti di sofferenza. Nessuno a chiesto all'uomo di soffrire ma anzi, di essere sempre gioioso, ed a tal fine sono stati creati posti bellissimi tutto in giro per il mondo. Abbiamo anche diversi esempi sia pure finalizzati ad obiettivi diversi dal nostro. Cerchiamo di copiarne gli aspetti utili, tralasciando ciò che non è nei nostri programmi.
    5) agricoltura per prima cosa, una volta costuite abitazioni semplici che successivamente potrranno essere rimodellate, per dare sostentamento ai partecipanti; da qui si risvilupperà l'artigianato e le attività e scambio di idee, azioni naturali dell'essere umano.
    6) basta armiamoci e partite!! Propongo una riunione a breve, con l'intervento diretto e su invito personale di coloro che sono interessati ad un vero discorso simile, senza barriere di razza, sesso, credo.
    7) NESSUNO dovrà cercarre di imporre la propria religione e filosofia agli altri, in nessun momento, ma accettare che sennai venga condivisa da chi vuole, senza che ciò sia cause di fratture o repulsioni.

    Credo che già iniziare a coordinarci con questi pochi punti porterà ad un grosso lavoro e nulla e nessuno impedisce che, in occasione dell'incontro, ciascuno non possa aggiungre altri punti focali.

    Lascio a Sebastiano Giambrone il compito di riunirci. Personalmente suggerirei Roma o Firenze in modo che sia un punto centrale e di facile accesso per tutti, calibrando il posto in cui riunirsi, in base alla partecipazione.

    Io ho 70 anni (quasi) ma offro la mia collaborazione gratuita e completa, in base alle mie capacità. CHI ALTRO?

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