MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Un lettore scrive:
(Giorgio Massidda) 09 agosto 2013 07:17
Personalmente mi secca molestare gli altri nei propri
convincimenti in quanto ritengo che ciascuno abbia la propria strada da fare e
la debba fare in pace.
Nonostante quanto sopra voglio superare questa
sensazione per dire che condivido quanto affermato mentre non ne condivido sia
l'imput sia le conseguenze.
Gira gira facciamo dipendere la libertà dal denaro
che, pur se definito "sterco del diavolo", deve solo essere un mezzo
volto a faciitare degli scambi. Il peggio e che da questo siamo arrivati a far
dipendere la libertà.
Per uscire da questo contrasto proviamo a ridefinire i
concetti:
COS'E' LA LIBERTA' E DOVE LA SI TROVA
A mio modo di vedere si può essere liberi anche se
reclusi e dipendenti fisicamente e totalmente dagli altri; conseguenza: la
libertà non è uno stato fisico bensì mentale e spirituale.
Se così è dove risiede e da cosa ci viene la libertà ?
Questa domanda ci riporta alle eterne domande: chi
siamo? da dove veniamo? dove andiamo? perchè siamo qui?
CHI SIAMO?
Dipende se vogliamo analizzare la domanda da un punto
di vista monistico o dualistico.
Dal punto di vista dualistico non possiamo se non
analizzarlo come tutte le cose visibili: bello/brutto; bianco/nero;
buono/cattivo e così via. In questo caso sono d'accordo con la premessa della
discussione.
Dal punto di vista monistico non lo posso
assolutamente condividere per le seguenti ragioni.
Se tutto è UNO senza secondo, come implicitamente
viene postulato dalla nostra religione, non esistono fatti secondi o accessori,
per cui la libertà è in noi stessi in quanto noi siamo LUI e non ci possono
essere nè secondi nè eccezioni diversamente torneremmo al dualismo.
Se noi siamo LUI non esiste il bene e il male, la
libertà e la mancanza di libertà, la miseria e la ricchezza. Vorrei far notare
che questo è esattamente quanto disse Cristo circa la Casa del Padre.
Cos'è quindi la libertà? In cosa consiste?
Io direi che la vera libertà è quella di cercare con
tutto sè stesso (mente e corpo), assiduamente, il perchè dell'essere qui.
Siamo qui per CAPIRE CHI SIAMO.
Abbiamo già detto che siamo LUI infatti, se agiamo
secondo quanto ci ha insegnato Cristo, arriviamo a LUI come predetto.
Per cui, se continuiamo a ragionae secondo i principi
di un "monismo qualificato" le altre domande hanno delle risposte
immediate:
Veniamo da LUI e andiamo verso di LUI dato che LUI è
onnipervadente in quento energia Una di cui LUI E' il substrato.
Conseguentemente il dualismo è causato dall'energia differenziata che viene
percepita dai nostri sensi.
Cosa c'entra tutto questo discorso con quanto
affermato dal discorso proposto nel blog? La risposta è implicita in quento fin
qui affermato: modifichiamo, non solo a parole, tutti gli squilibri cui abbiamo
dato luogo dando noi stessi come pegno per questa scommesa di azione,
sporcandoci le mani, rovinandoci i vestiti, sentendo mal di schiena alla fine
della giornata, e non dicendo: armiamoci e partite!!!
purtroppo si vive nella società dell'apparire che dell'essere
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