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sabato 10 agosto 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA – L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Un lettore scrive:


Giorgio Massidda10 agosto 2013 03:20
Come mi aspettavo i commenti sono tutti in opposizione e considerati da un punto di vista dualistico,

Premesso che il mio discorso non è contro nessun altro tipo di punto di vista, ma tende solo ad affermare l'UNICO ed Assoluto, comprendendo contemporaneamente come, l'illusione, dia luogo a sperimentazioni dualistiche che, dal punto di vista dell'osservatore che non abbia superato la barriera dell'illusione, ha la sua logica e dignità di essere.

Come immaginavo la cosa ha turbato. Non era nel mio intento!!

Non posso però essere d'accordo con chi pensa di frazionare l'Assoluto (già di per sè incomprensibile da un livello inferiore) al fine di dagli una nascita nella discussione ed un realtà materiale. Il NON NATO non può essere fatto nasce per nostra comodità argomentativa, neanche con la migliore delle buone volontà, perché vorrebbe dire FAR NASCERE IL NON NATO, relativizzare l'ASSOLUTO. Mi pare ci sia una contraddizione in termini!

Pur essendo aperto a qualunque discussione, ritengo sia meglio non mischiare argomenti diversi pur di dimostrare l' INDIMOSTRABILE.
Nella modestia delle mie capacità ho solo cercato di trasmettere un concetto nel quale credo fermamente: LUI !
Come precedentemente detto, rispetto tutti i punti di vista perché sono perfettamente conscio del fatto che la nostra via, cosparsa di vetri e pietre affilate, sulla quale camminiamo a piedi nudi, è individuale e non collettiva; si può solo parlare con coloro che fanno lo stesso cammino ma non si può fare uno scambio di esperienze di...cammino percorso anche a causa delle limitazioni del linguaggio (etichette).

La fede deve avere anche una base logica, diversamente potremmo finire in pasto a qualunque turlupinatore (come spesso avviene), per cui il nostro miglior compagno è il Sè che, se opportunamente interrogato nel silenzio, ci fornisce sempre una risposta. Appunto abbiamo tutte le risposte in noi, per cui, come dicevano i romani, "gnosce te ipsum".

Spazio, tempo, evoluzione culturale, l'opinione personale, la discussione per affermare le proprie idee, non sono altro che dualismo: io sto parlando di altro! Da qui il desiderio di non mischiare elementi diversi.


Non sono io che porto in giro la costellazione di Orione ma sono Io, ossia il mio Sè, ossia LUI che è il substrato sul quale si muove il dualismo (spiegazione alla giusta scrittura nel Libro di Giobbe)..

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