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sabato 31 agosto 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Un lettore scrive:


Giorgio Massidda 31 agosto 2013
Tutte affermazioni ragionevoli ed importanti ma...come al solito, nessuno sa darsi una ragione, o se la chiede, sul perché nonostante tanti bei propositi nulla si muova.
A mio modo di vedere le ragioni sono diverse:
1)   siamo cristiani ben pasciuti e correre il rischio che il progetto sia lento a decollare ci....sgrasserebbe.
2)   Nessuno pare vuole correre il rischio di perdere il proprio...sovrappeso.
2) e se l'altro è in malafede e mi sfrutta? 
Vero, può succedere, ma non c'è nulla di peggio che sentirsi isolati in una comunità felice ed operosa, quindi la soluzione è nella cattiva azione.
3) chi organizza il tutto?
Ovviamente è indispensabile trovare un soggetto che faccia da mosca cocchiera e raduni attorno a sè altre persona capaci di organizzare, scegliere i posti dove successivamente spostarsi, coordinare tutti gli altri abbattendo i malumori che talvolta possono crearsi e scegliendo a partecipare alla Cena del Signore i non conflittuali.
Questo è un lavoro enorme, difficile da gestire che richiede la capacità di dare fiducia e di seguire (nel bene e nel male) la persona cui si è data fiducia. Facile? NO!!
3)   i posti dove organizzare una struttura del genere non mancano, ma non devono essere posti di sofferenza.
4)   Nessuno a chiesto all'uomo di soffrire ma anzi, di essere sempre gioioso, ed a tal fine sono stati creati posti bellissimi tutto in giro per il mondo.
5)   Abbiamo anche diversi esempi sia pure finalizzati ad obiettivi diversi dal nostro.
6)   Cerchiamo di copiarne gli aspetti utili, tralasciando ciò che non è nei nostri programmi.
5) agricoltura per prima cosa, una volta costruite abitazioni semplici che successivamente potranno essere rimodellate, per dare sostentamento ai partecipanti; da qui si risvilupperà l'artigianato e le attività e scambio di idee, azioni naturali dell'essere umano.
6) basta armiamoci e partite!!
Propongo una riunione a breve, con l'intervento diretto e su invito personale di coloro che sono interessati ad un vero discorso simile, senza barriere di razza, sesso, credo.
7) NESSUNO dovrà cercare di imporre la propria religione e filosofia agli altri, in nessun momento, ma accettare che semmai venga condivisa da chi vuole, senza che ciò sia cause di fratture o repulsioni.

Credo che già iniziare a coordinarci con questi pochi punti porterà ad un grosso lavoro e nulla e nessuno impedisce che, in occasione dell'incontro, ciascuno non possa aggiungere altri punti focali.

Lascio a Sebastiano Giambrone il compito di riunirci. Personalmente suggerirei Roma o Firenze in modo che sia un punto centrale e di facile accesso per tutti, calibrando il posto in cui riunirsi, in base alla partecipazione.

Io ho 70 anni (quasi) ma offro la mia collaborazione gratuita e completa, in base alle mie capacità.

CHI ALTRO?

2 commenti:

  1. Io credo che fin quando non si sostituisce l'ignoranza con la sapienza e la saggezza niente potrà cambiare. Il problema non è solo del sistema italiano sbagliato ma di quello planetario. Solo risolvendo quello risolvi anche quello dei piccoli stati. Leggi la bozza gratuita del romanzo "Il gioco del Pianeta gioioso" http://goo.gl/ZysFVd ispirato dal sogno di John Lennon in “Imagine” http://youtu.be/6YGMt-BIgec e dalla filosofia platonica della città perfetta. Consapevole che solo donne, fonti di ispirazione, spingeranno l'umanità a realizzare tale sublime sogno iniziamo qui senza perdere il piacere di filosofarne pur con idee diverse. Sergio

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  2. Appunto Sergio, senza filosofarne.
    In parole povere, non potrai risolvere i problemi del mondo da solo (e nemmeno in compagnia), quindi quello che si deve fare è agire.
    Personalmente mi interessa poco quanto hanno scritto e detto, ma mi interessamoto chi dice: IO PARTECIPO, cosa posso e devo fare?
    Lasciamo ad altri riempirsi la bocca di fiato per dire serie di parole inutili.

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