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mercoledì 25 dicembre 2013

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
UNA LETTRICE SCRIVE:
Inizio questo commento così:" Dalla predica…alla pratica".
 ......si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 
Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?. 
Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo."
Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!".
Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me".
Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!"
Soggiunse Gesù: Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi
se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti".
Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi".
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto?"
Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.
In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.
Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica".
Da qui lo spunto per renderci conto che poco contano le parole, ma molto di più i fatti; lavarsi i piedi a vicenda vuol dire permeare la vita di gesti di servizio reciproco lì nell’ambiente in cui siamo. 
Il discepolo di Gesù, poiché ha sperimentato concretamente cosa significa essere amato e servito da Lui, è chiamato ad essere a sua volta “servitore”.
Servire non nasce dal senso del dovere ma da un’esperienza vissuta; la mia esperienza personale è la condizione per “avere parte con Gesù”, per lasciare che mi doni la capacità di amare e servire come Lui ha fatto.
Una predica strana.
Perché a pronunciarla non sono le parole, ma solo i gesti.
Un catino, un asciugatoio, un asciugamano, cose di tutti i giorni. Dio non ci chiede cose eccezionali, ma cose di ordinaria amministrazione.
Della lavanda dei piedi, in altri termini, dobbiamo recuperare il valore della reciprocità.
Che è l’insegnamento più forte nascosto in quel gesto di Gesù.
Finora forse ne abbiamo fatto un po’ troppo un esercizio eroico di conquista.
L’abbiamo scambiato per uno stile d’accaparramento di benevolenze mondane.
L’abbiamo inteso come un espediente missionario capace, se non di provocare la fede, almeno di vincolare le emozioni dei cosiddetti perduti.
Pazientemente il Signore aspetta che mettiamo in opera il suo esempio.
Un giorno un missionario partì per l'Africa, non era a conoscenza della lingua del luogo, ma doveva andare li per evangelizzare. Quando arrivò al paese, non riuscendo a comunicare nella loro lingua, si adoperò in tutti i modi nel mutuo aiuto verso gli indigeni.
Curava, puliva, cuciva, cucinava...pregava...aiutava...
Un giorno, approdò in quel luogo un altro missionario, che nella lingua locale iniziò a predicare di Gesù.
Ad un certo punto un ragazzino disse:" Io conosco colui del quale parli..." Naturalmente il missionario incuriosito, pensava fosse un pò pazzo.
E continuò a predicare, il ragazzino ancora una volta ripeté la stessa cosa e poi vi aggiunse:" Se vuoi te lo faccio conoscere."
A quel punto il missionario toccato nella sua curiosità, gli chiese di portarlo da Gesù.
Sorpresa!
Gesù era il missionario che tempo prima, la stessa missione a cui apparteneva anche lui, mandò in quel villaggio.
Gesù era li, tangibile e vivente nei gesti di quel missionario che non conosceva la lingua del popolo straniero, ma che ben conosceva la lingua di Gesù.

Dio ci aiuti ad essere così.....Luisa Lauretta

1 commento:

  1. Credo che il tesoro più gfrande sia l'umiltà e l'esempio.
    Inutile predicare per ore per godere in modo edonistico della bellezza delle nostre convinzioni ideali. Parole e parole in cui santifichiamo l'umiltà e la bontà.
    Mettiamoci un grembiule, chiniamoci e diamo l'esempio.


    Bisogna aver patito la fame per poter sfamare.

    Pace

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