MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
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ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
UN LETTORE SCRIVE:
jubilo cantico.
Non un commento ma piuttosto : LA LEGGENDA
DEL VISCHIO
Il vecchio mercante si girava e rigirava,
senza poter prendere sonno.
Gli affari, quel giorno, erano andati
benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, moneta su moneta, aveva fatto
un bel mucchietto di denari.
Si levò. Li volle contare.
Erano monete passate chissà in quante
mani, guadagnate chissà con quanta fatica.
Ma quelle mani e quella fatica a lui non
dicevano niente.
Il mercante non poteva dormire.
Uscì di casa e vide gente che andava da
tutte le parti verso lo stesso luogo.
Pareva che tutti si fossero passati la
parola per partecipare a una festa.
Qualche mano si tese verso di lui.
Qualche voce si levò: - Fratello, - gli
gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Ma che erano
questi matti? Lui non aveva fratelli.
Era un mercante; e per lui non c'erano che
clienti: chi comprava
e chi vendeva. Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un
gruppo di vecchi e di fanciulli.
Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche
bello avere tanti fratelli !
Ma lui cuore gli sussurrava che non poteva
essere loro fratello.
Quante volte li aveva ingannati? Comprava
a dieci e rivendeva a venti.
E rubava sul peso. E piangeva miseria per
vender più caro.
E speculava sul bisogno dei poveri. E mai
la sua mano si apriva
per donare.
No, lui non poteva essere fratello a
quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita.
Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed
era giunto, con loro,
davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani
vuote; anche i poveri avevano qualcosa.
E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Entrò nella grotta insieme con gli altri;
s'inginocchio insieme agli altri.
- Signore, - esclamò - ho trattato male i
miei fratelli. Perdonami.
E proruppe in pianto.
Appoggiato a un albero, davanti alla
grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò.
Alla prima luce dell'alba quelle lacrime
splendettero come perle
in mezzo a due foglioline. Era nato il
vischio.
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