POVERTA’ – RICCHEZZA
– LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
UNA LETTRICE SCRIVE:
Wow...quante luci, quanti alberi colorati,
i negozi sono pieni di gente....tutti religiosi; ora si che si può andare in
chiesa, ora si che possiamo essere BUONI!!
Ebbene, cari amici, tutta la nostra
religione non è che religione falsa e tutte le nostre virtù non sono altro che
fantasmi; e siamo soltanto degli ipocriti agli occhi di Dio, se non abbiamo
quella carità universale per tutti, per i buoni come per i cattivi, per i
poveri come per i ricchi, per tutti quelli che ci fanno del male, come per
quelli che ci fanno del bene.
No, non c'è virtù che meglio ci faccia
conoscere se siamo í figli del buon Dio, come l'amore.
L'obbligo che abbiamo di amare il nostro
prossimo è così grande, che Gesù Cristo ce ne fa un comandamento, che pone
subito dopo quello col quale ci ordina di amarlo con tutto il cuore.
Ci dice che tutta la legge e í profeti
sono racchiusi in questo comandamento di amare il nostro prossimo.
Se lo dice il Signore, dobbiamo
considerare quest'obbligo come il più universale, il più necessario e il più
essenziale alla religione, alla nostra salvezza.
Osservando questo comandamento, mettiamo
in pratica tutti gli altri.
Paolo ci dice che gli altri comandamenti
ci vietano l'adulterio, il furto, le ingiurie, le false testimonianze.
Se amiamo il nostro prossimo, non facciamo
niente di tutto questo, perché l'amore che abbiamo per il nostro prossimo non
può tollerare che facciamo del male.
Un altro elemento, importante per la
comunione, è la prontezza a donarsi sulla linea del servizio.
Un servizio che anzitutto deve afferrare
tutto il mio essere, cioè devo fare di me quello che viene bene per gli altri.
Aggiusto me stesso per essere gradito agli
altri.
È una carità che si fa con l'essere, prima
che con l'azione.
Amare senza misura, né di intensità né di
estensione.
Quindi fraterna apertura a tutti,
condivisione e comunione.
I fratelli non si scelgono, si accolgono
senza discriminazione; basta escluderne uno per uccidere la carità.
E dopo che l'ho accettato, il fratello,
superando l'egoismo che è chiusura in me stesso, devo aprirmi a lui con una
immensa speranza.
Quando l'io si chiude in se stesso,
intristisce.
Quando invece diventa capace di rapporto,
di comunione, allora si apre e fiorisce, come certi fiori che si schiudono
quando sorge il sole.
Il Signore ci renda capaci di moltiplicare
ogni giorno i gesti di bontà intorno a noi.
Questa comprensione verso gli altri non è
per il cristiano pura filantropia, ma un modo di andare incontro al Cristo.
Gesù mette sul suo conto quello che
abbiamo fatto al più piccolo dei nostri e suoi fratelli.
Diamo gloria a Dio, mettendo in pratica
l'unica cosa che davvero vuole da noi: L'AMORE: unico, indiscriminato, totale,
altruistico e sincero, che si manifesta nella gioia del dare più che del
ricevere...Dio ci benedica insieme.
Purtroppo quest'articolo descrive la cruda verità.... noi uomini siamo egoisti e ci rifugiamo nella religione per espiare tutti i nostri peccati, credendo di poter ricominciare subito dopo usciti dalla chiesa!
RispondiEliminama che robba è!! uno scherzo spero, ignorare completamente la Dottrina Sociale della Chiesa, bravi , e leggere a spizzichi e bocconi il vangelo, ottimo. Studiare teologia no? vero è troppo. A per vostra info. internet che utilizzate nata come applicazione militare per le guerre, penso se non siete ipocriti non dovreste usarlo e rimanenre come ai bei tempi delle ere antropologiche, scrivete sui muri, farete molti meno danni.