MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA
– LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA –
RELIGIONE – FEDE
Il lavoro fa parte del ciclo naturale della vita, se
esso viene spezzato per qualsiasi motivo sorge la violenza ed il progresso si
blocca, lo sfocio naturale è la distruzione e lo spreco, ma la natura stessa si
ribella.
L’autoconservazione richiede la nonviolenza completa,
la cooperazione e sottomissione alle leggi della natura per mantenere la
permanenza del ciclo della vita.
La natura assicura la cooperazione di tutte le unità e
ciascuna concorre al processo della conservazione per una causa comune.
Nulla può esistere da sola, si ha la necessità di
interagire con il contesto circostante.
Quando tutti lavorano in armonia viene meno la
violenza e si ha un’economia permanente per il bene di tutti; la presenza dei
furbi fa venir meno l’armonia, scoppia
la violenza e l’economia va a rotoli.
La condivisione può esistere solo se si lavora in
armonia e la ricchezza viene distribuita equamente.
S.G.
Non riesco a trovare il mio blog.
RispondiEliminaL’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
RispondiEliminaMISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
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ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
Un lettore scrive:
Armando Pinton.
belle parole, però il tuo progetto caro Sebastiano mi sembra un'utopia, considerato l'egoismo di "CHI HA", e questo concetto lo trovi descritto molto bene nella novella di Giovanni Verga.....
Caro Armando, penso che non ci sia la necessità di scomodare Giovanni Vega per capire che l’egoismo impera nel cuore dell’uomo e che la causa fondamentale dei conflitti fra gli uomini sia da ricercare proprio nella non condivisione con gli altri del bene comune.
L’uomo non si rende conto che la pace fra i popoli, nella propria famiglia, con se stesso, non si può avere se lascia imperare l’egoismo.
I principi cristiani sono fondati sulla condivisione e non sull’egoismo.
La fraternità gridata dai pseudo teologi si può praticare solo se viene messo da parte l’egoismo.
Se i nostri governanti potessero fare qualche riflessione sull’argomento le cose andrebbero diversamente.
L’utopia può trasformarsi in realtà se pensiamo ad un cristianesimo autentico praticato e non solo predicato.
S.G.