MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA - LUSSO
Lettrice / Lettore scrivono:
PAOLO PONTI
sono, o meglio , mi chiamano
paolo, ho letto un pò ,(non molto)delle vostre opinioni e dei vostri desideri;
non sono certamente all'altezza culturale che alcuni dei vostri post dimostrano
e sottintendono;
desidero solo esprimere una
mia personalissima , e quindi discutibile opinione in rapporto al fattore
"vita in gesù , e vita in fratellanza, e di sfuggita un impressione sui
beni della chiesa. mi perdonerete se esco dalle righe , e saprete sicuramente
dare una fraterna modifica a qualche mia errata concezione.
credo che , a prescindere
dalla fame del mondo, che non sarebbe sanata dalla vendita dei beni culturali
ecclesiali,sia opportuno che la chiesa come ente , assemblea , continui a
mantenere alta la fiaccola della cultura. Nei secoli, pur attraverso accentuate
storture e distruzioni di beni culturali immensamente importanti, ma
appartenenti ad'altre religioni e filosofie, la gerarchia ha comunque
provveduto a mantenere accesa la fiaccola della cultura, non quella della
libera espressione , ma all'interno della gerarchia sono nati e soppravvivono
tuttora menti contrarie alle direttive primarie , menti che hanno portato in
tempi moderni all'espressione di pontefici e uomini e donne che hanno saputo
rivisitare e far rivisitare il semplice cammino del gesù.
tutto questo all'ombra delle
disposizioni di santa romana chiesa , che forse tanto santa non è mai stata ,
ma che sicuramente ha curato l'esteriorita di una magnificenza delle strutture
, che ha tenuto aggregato le anime più semplici ,anime che vedevano ( come è
sempre stato per il semplice) le dorature come onore per il santo di cui si
chiedeva l'intercessione. diventò indispensabile apparire , e lì si sovvertì il
vissuto di gesù ,fermo restando che se le opere culturali non fossero state
conservate dalla gerarchia , oggi il mondo intero non potrebbe averne il
possesso. ricordiamoci che l'arte è bellezza e ricchezza,e siamo responsabili
di fronte al mondo di ciò che non sappamo conservare,
Poi pASSIAMO ALLA RICCHEZZA
DEI SINGOLO MEMBRI DELLA GERARCHIA , del come sono entrati in possesso della
richezza , e di come la tengono stretta;
dovrebbe essere proibito per
legge che un qualunque ministro di una qualunque filosofia potesse accettare
lasciti o offerte materiali e tangibili, all'infuori di beni utili allo
svolgimento del ministero, invece , ludibrio nel ludibrio la stragrande
maggioranza dei ministri ,specialmente cattolici romani, è in grado ,alla
propria morte di lasciare ricche eredità ,a discendenti o affini.
questo sconfessa
completamente il vissuto di gesù, certo il sacerdote non fà voto di povertà, ma
professa un credo di condivisione , e se la chiesa ente mantiene le ricchezze
culturali, non deve essere dato al prete crapulone di vivere in mezzo alla
povertà dei fratelli; e li la chiesa gerarchia ha una grandissima colpa , di
assenza e di vigliacheria , perchè dovrebbe scacciare i mercanti dal tempio
come fece gesù, e invece essa li mantiene e sponsorizza ( guardate lo sconcio
da padre pio).
dovremmo vivere come fratelli
, aiutandoci l'uno con l'altro, e anche la chiesa ,in un mondo in competizione
parossistica su tutto , anche nel consumismo,la chiesa dimentica di
stigmatizzare la competizione anche nei bambini , e li spinge ad avere avversari
e non compagni e fratelli , innescando già il piccolo microcosmo di rivalità
che si amplierà da adulti. un ultima cosa sulla fraternità; sapete quante volte
ho visto bambini non andare alle gite o colonie acclesiali ,perchè non avevano
soldi? un esempio incredibile di freddezza consumistica , e aveva a ben dire
GESU', lasciate che i bambini vengano a me ,2 SI DIREMMO OGGI , SE HANNO I
SOLDI.
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