MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
L’ECONOMIA CONDIVISA SUL TERRITORIO
Valorizzare e rivalutare risorse e materie prime locali
Proverbi 10:5. “Chi
raccoglie nella estate è un figliuolo prudente, ma chi dorme durante la
raccolta, è un figliuolo che fa vergogna”.
Uno degli obiettivi che si pone
il progetto dell’economia condivisa è la valorizzazione e la rivalutazione delle risorse.
Ci sono risorse umane e naturali
locali che alle volte non vengo valorizzate; il talento e le capacità lavorative delle persone che possono contribuire alla crescita
del bene comune, le professioni, i mestieri, i frutti naturali.
Spesso le persone abbandonano il proprio
territorio non possono mettere a frutto le proprie capacità; quanti giovani non trovano occupazione nella propria terra
natia.
I prodotti che consumiamo tutti i
giorni per il sostentamento al produttore vengono sottopagate, c’è lo scoraggiamento generale nel mondo produttivo agricolo.
NEL
PROGETTO DELL’ECONOMIA DI
CONDIVISIONE QUESTE PROBLEMATICHE SONO
FONDAMENTALI PER L’IMPORTANZA CHE
HANNO NEL SETTORE AGRICOLO.
Da troppi anni ormai l'AGRICOLTURA e la autosufficienza ALIMENTARE
RispondiEliminanon sono più considerate di importanza primaria per l'economia italiana.
Ci sono organizzazioni come la COLDIRETTI che hanno per tradizione e cultura la dignità del RESISTERE, ma fino a quando ?
IL prof. Stefano Zamagni, economista dell'Università di Bologna, spesso tiene conferenze pubbliche in cui fa giustamente la distinzione concettuale
tra BENE COMUNE e BENE COLLETTIVO E BENE PUBBLICO.
Hanno significati differenti.
Quando parliamo di ECONOMIA CONDIVISA si è più correlati al termine
di BENE COLLETTIVO.
IL BENE COMUNE invece, include prettamente beni NON RIVALI,
quelli cioè che non si esauriscono fruendone individualmente o collettivamente. Non c'è dunque concorrenza perchè possono finire.
Se Uno ne usa più di un altro, non si toglie nulla al prossimo utilizatore.
Essi sono i Beni Immateriali per definizione :
esempi sono la cultura, la democrazia.
Tornando alle questioni di economia del lavoro : certamente l'obiettivo
per ogni società ed ogni governo E' SEMPRE LA PIENA OCCUPAZIONE
e di questo nessuno osa parlarne.
Così come di redistribuzione delle ricchezze e/o dei redditi.
ALTRO DOVERE CHE SPETTA AI GOVERNANTI di uno Stato.
Per necessità dovremo diventare TUTTI PIU' VIRTUOSI, ATTIVANDOCI
PERSONALMENTE IN MODO SUSSIDIARIO ALLO STATO CHE NON
E' PIU' STATO E NON SVOLGE PIU' I SUOI COMPITI FONDAMENTALI.