Una rete aperta di informazione e formazione
L’economista Kumarappa afferma:
L’economia della condivisione propone l’autosufficienza, guadagnata col sacrificio
del sé o tapasya. “Ciò non significa necessariamente sedersi sui chiodi o
trafiggersi le guance.
Nella vita di ogni giorno quando lasciamo cadere una
voglia o ci assumiamo una limitazione per perseguire il principio della vita,
accettiamo il sacrificio” (p. 44).La lettura di Kumarappa in un’epoca così incerta come la
presente può dare “speranza e voglia di agire – scrive Altieri – per
ripristinare i fondamenti di un’economia della ‘permanenza’ degli uomini sul
pianeta terra, senza più violenze nei confronti degli esseri viventi” (p. 10).
L’urgenza di attivarsi contro la guerra.
L’informazione e la formazione è alla base del
progetto dell’economia condivisa, senza una adeguata formazione l’obiettivo non
è raggiungibile.
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